Spesso in
Italia ci hanno abituati ad
ascoltare tanti buoni e
nobili propositi destinati poi a sciogliersi come neve al primo sole di primavera.
Soprattutto nel
segmento dell’Innovazione (quello con la I maiuscola appunto) e, ancora di più, in quello delle
costruzioni questa ‘verbosità inconcludente’ è il grande vulnus che affligge un settore con coefficienti di redditività (direttamente collegati all’innovazione per altro) che si collocano
ai gradini più bassi della classifica non solo in Europa, ma anche in buona parte del Mondo.
Ed è per questo che siamo andati, dopo il nostro articolo
(qui il link diretto) che ne
presentava le logiche, a visitare gli
spazi espositivi che
>>Rete Edinnova<< e il
>>Consorzio Intellimech<< hanno allestito in occasione della
fiera Edil di Bergamo.
L’iniziativa era interessante per due motivi principali:
Edinnova si presentava
per la prima volta in una manifestazione aperta al pubblico (erano stati fatti degli incontri tra startup innovative e soci) per presentare le sue
attività e, soprattutto, lo faceva affiancata da una articolata
rete di partner (da multinazionali a startup più o meno strutturate) per
presentare a tutti gli stakeholders le possibilità connesse all’applicazione delle
nuove tecnologie al mondo delle costruzioni. Dalle parole, quindi ai fatti, un passo per niente breve e scontato, come sottolineavamo in apertura del nostro articolo.
Da evidenziare che, sebbene Edinnova sia
nata a Bergamo su iniziativa di una
serie di aziende della zona, supportate da
Confindustria Bergamo e
Ance Bergamo, l’iniziativa verrà riproposta in altri eventi in tutto il nostro Paese, proprio con l’obiettivo di
diffondere la cultura e le potenzialità dell’innovazione, aggregando anche altre realtà che condividono
le logiche e la filosofia delle imprese che per prime hanno scelto questo percorso.
A
Bergamo, in occasione di
Edil, abbiamo intervistato i protagonisti di
Rete Edinnova e di Consorzio Intellimech (anch’essa nata nella bergamasca e che oggi raggruppa molte realtà sia locali sia distribuite sul territorio nazionale, comprendenti sia piccole e medie imprese sia multinazionali.).
Le idee a confronto
Torniamo a parlare di
Edinnova, con il suo presidente
[Angelo Luigi Marchetti];
[Marchetti] che ci spiega le
ragioni di fondo che sono alla
base della partecipazione di Edinnova alla
fiera Edil di Bergamo: “Cittadella Edinnova è un
format unico (quindi destinato a essere replicato, ndr) e
originale nel panorama italiano che pone al suo centro
tre obiettivi: fare incontrare, confrontare e collaborare gli operatori del settore”.
Angelo Luigi Marchetti
Angelo Luigi Marchetti, Presidente di Rete Edinnova
“Partiamo dalla constatazione che nel nostro comparto operano sì
grandi realtà, ma anche
tantissime medie e piccole imprese per le quali, paradossalmente, il
più grande ostacolo all’innovazione è riuscire a
smarcarsi dall’attività quotidiana per andare a incontrare, in
occasioni come questa, altre realtà del settore. Da qui, appunto nasce un
confronto costruttivo, un vero e proprio
scambio di idee che porta l’imprenditore a riflettere sulle
opportunità che il mercato offre”.
Mi piace affermare che si tratta di un ‘incontro di Idee’ e che, dalla interazione tra le varie esperienze, si crea un valore aggiunto e si aprono nuove strade che, una volta tornati in azienda, possono contribuire ad arricchirla, donandole nuove opportunità.
“Proprio con questa
logica (quella della condivisione di Idee) è nata la
Rete Edinnova che
raggruppa numerose imprese che hanno capito quanto sia importante
incontrarsi e
collaborare; non solo, hanno anche deciso di
investire (tempo e denaro) per
implementare progetti di ricerca e sviluppo e
percorsi di innovazione all’interno del
mondo delle costruzioni con il duplice obiettivo di far
crescere non solo le
imprese associate, ma anche un
intero ecosistema (popolato da realtà di piccola e media dimensione, ma anche da colossi internazionali) che si mette a disposizione del
proprio settore di riferimento”.
“Ci siamo resi tutti conto che se l’
ecosistema e quindi
la filiera del valore cresce,
parallelamente migliora la qualità, crescono le
competenze a vantaggio di tutte le realtà che partecipano al progetto. In questa nostra attività siamo
facilitati dal fatto che in altri
comparti industriali queste
tecnologie e questo
approccio di filiera sono già presenti e generano
importanti risultati; in un’ottica di
Open Innovation, per portare valore al nostro settore, basta
confrontarsi con le esperienze di altri settori, filtrandole e adeguandole alle
necessità del mercato delle costruzioni”.
Sottolinea
[Marchetti]: “L’obiettivo che abbiamo oggi a
Edil, con Cittadella Edinnova, è quello di diffondere questa
filosofia; a questo scopo abbiamo organizzato
tre aree: un’
arena di confronto in cui gli imprenditori mettono a valor comune le proprie idee, uno spazio che
ospita 15 start-up (individuate in collaborazione con i Politecnici di Milano e Torino e con Abitech) per presentare quelli che sono i
trend che il nostro settore potrebbe seguire per l’
implementazione di tecnologie già sperimentate in altri ambiti; infine, abbiamo allestito anche un’
area demo dove
tecnologie innovative vengono presentate fisicamente nelle loro applicazioni pratiche per il mondo delle costruzioni, per far capire che la
robotica o l’
automatizzazione sono già possibilità di oggi e non solo di domani”.
Siamo noi imprenditori che, prima di tutto dobbiamo capirle, per poi applicarle ai problemi della nostra attività quotidiana, per crescere, essere più performanti e di conseguenza più competitivi.
Conclude
[Marchetti]: “
L’innovazione non ha confini; penso che sia nell’interesse di tutti i visitatori raccogliere la
sfida che proponiamo con Cittadella Edinnova, portandoci nuovi stimoli. Da parte nostra non chiediamo di meglio, siamo disponibili ad
alzare l’asticella, proprio perché riteniamo che il nostro settore abbia ancora
grandi potenzialità di crescita e
sviluppo”.
L’unione fa (sempre) la forza
Rete Edinnova è
partner del Consorzio Intellimech, che raggruppa un
gran numero di imprese operanti in vari settori industriali con l’obiettivo di stimolare la
ricerca e
sviluppo nei settori più
innovativi (robotica, intelligenza artificiale, digitalizzazione sono solo alcuni tra questi); per capire meglio la
sinergia tra le due realtà abbiamo intervistato il presidente di Intellimech,
[Gianluigi Viscardi] : “Intellimech è
nato vent’anni fa, quando si parlava di
meccatronica, una vera e propria
rivoluzione; da questo presupposto, supportati da
Confindustria Bergamo e da
Kilometro Rosso, abbiamo iniziato a lavorare per accompagnare le aziende in un
processo di trasferimento tecnologico tra imprese da una parte e università e istituti di ricerca dall’altra”.
Gianluigi Viscardi
Gianluigi Viscardi, Presidente del Consorzio Intellimech
Sottolinea
[Viscardi] : “Ci siamo scontrati subito sulla
capacità di investimento economico che le nostre aziende avevano e che non consentiva (salvo pochi casi) di
attivare progetti di ricerca concreti in ambito universitario; il passo successivo è stato, quindi, quello di
aggregare più imprese, proprio per raggiungere quella
massa critica necessaria a realizzare
progetti di ricerca concreti e
significativi, in grado di dare ricadute importanti sul comparto”.
Abbiamo quindi raggruppato 14 aziende e attivato il primo progetto universitario; fin da subito abbiamo cercato di portare le logiche di impresa (controllo e verifica di produzione in primis) nell’ambiente della ricerca: ogni mese controllavamo l’avanzamento del progetto e lo facciamo tutt’ora, anche se i percorsi di ricerca attivi sono diventati molto numerosi.
“Lo facciamo anche
riunendo i nostri associati nei Pomeriggi Intellimech, momenti molto apprezzati che sono non solo utili per l’
aggiornamento sullo stato di avanzamento dei vari filoni di ricerca, ma rappresentano anche
occasioni di confronto,
condivisione e
crescita per gli associati stessi”.
“Il percorso ci ha portati oggi ad avere
72 aziende associate, con
3 milioni di euro di trasferimento tecnologico attivi; si tratta di progetti sia
orizzontali sia
verticali (e quindi molto specifici per determinate esigenze) e progetti
cluster.
Il nostro obiettivo è quello di
portare più progetti possibili al TRL 9 (Technology Readiness Level, scala di valori da 1 a 9, dove 1 è il più basso - definizione dei principi base - e 9 il più alto - sistema già utilizzato in ambiente operativo, ndr)”.
“Il
primo di questi progetti, partito nel
2020, in piena epidemia di
Covid-19, è stato la realizzazione del
JOiiNT LAB al
Kilometro Rosso, un investimento complessivo di oltre
5 milioni di euro, che nasce da una importante
collaborazione tra tutto il sistema Bergamo e L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Un progetto che ha
dato lavoro a 25 persone, ha sviluppato una
serie di attività con l’obiettivo di renderle realmente fruibili nell’attività di ogni giorno delle imprese che vi hanno partecipato”.
“Concluso questo, oggi è attivo un
nuovo progetto altrettanto importante, con un’
orizzonte di 11 anni: riguarderà le
fabbriche generative che sono destinate a mettere
al centro della produzione l’Uomo (con attività di alto profilo, mentre la produzione sarà delegata ai robot)”.
"Tre anni fa, ed è per questo che siamo presenti anche qui a
Edil, abbiamo iniziato a
collaborare con Rete Edinnova, impostando in comune accordo una
revisione dei loro processi sulla base di quelli he che abbiamo sviluppato negli anni con
Intellimech. Dopo un anno di prova, tutte le aziende della Rete Edinnova sono entrate nel Consorzio Intellimech,
sposando i nostri obiettivi:
contaminazione,
condivisione e
open innovation”.
L’innovazione, infatti, è trasversale a tutti i settori e solo dal confronto tutti possono averne il massimo e mutuo beneficio. Incontrandosi e dialogando vincono tutti, un concetto che, oggi più che mai, dovrebbe essere al centro di ogni nostro sforzo.
Ricercare, proporre, applicare
Nell’area demo di
Rete Edinnova erano presenti
numerosi casi di successo realizzati dall’attività di ricerca e sviluppo promossa in collaborazione con il Consorzio Intellimech; tra questi molti
programmi di sviluppo di soluzioni robotiche, come ci spiega
[Francesca Negrello] , referente tecnico di
JOiiNT LAB: “Cosa vuol dire
innovare nel mondo dell’edilizia? Significa in prima istanza
conoscersi e, subito dopo, essere
disposti a contaminarsi, a mettere in gioco le proprie certezze con l’
obiettivo di cambiare in meglio il proprio metodo di lavoro”.
Francesca Negrello
Francesca Negrello, Referente tecnico di JOiiNT LAB
“E proprio questo, una sorta di
ecosistema che vede
collaborare ricercatori come me con persone delle imprese, è il nostro
obiettivo fondamentale; da questo
dialogo sono nati progetti importanti, arrivati all’
applicazione sul mercato, come quello con Fassi Gru con la quale abbiamo sviluppato un
robot che aumenta le possibilità operative della gru, rendendole allo stesso tempo più semplici e intuitive da gestire, ma anche e soprattutto
più sicure”.
“Oltre a questo, stiamo continuando a
sviluppare il nostro filone principale di ricerca che riguarda la realizzazione di
soluzioni robotiche customizzate in grado di
muoversi in autonomia nel cantiere, riuscendo a collaborare con l’uomo, supportandolo in quelle
attività manuali faticose e rendendo il cantiere un
luogo più sicuro. Interessanti sviluppi sono quelli di
soluzioni robotiche per il lavoro
in quota, dato che il robot può riconfigurarsi, aumentando la propria altezza e arrivando dove l’uomo potrebbe lavorare in
condizioni di scarsa sicurezza”.
Conclude
[Negrello]: “Le nostre soluzioni robotiche mirano a
affiancare l’uomo,
non a sostituirlo, sgravandolo delle operazioni più faticose, ripetitive e, soprattutto, torno a sottolinearlo,
pericolose”.
Per uno sviluppo utile delle nostre soluzioni tecnologiche abbiamo bisogno di un dialogo con chi è sul campo tutti i giorni e che conosce molto bene le problematiche di cantiere
Accanto ai ricercatori di JOiiNT LAB e dell’Istituto di Tecnologia di Genova,IIT, esponevano alla
Cittadella Edinnova anche diversi partner della
Rete Edinnova, come ad esempio
Heidelberg Materials; con
[Riccardo Pasa] , responsabile i.build - business unit pavimentazioni, abbiamo parlato di uno degli
ultimi prodotti frutto della ricerca del gruppo: “Siamo entusiasti di poter presentare la nostra
ricerca tecnologica applicata in occasione della Cittadella di Edinnova, Rete di cui, come
Heidelberg Materials, siamo
parte attiva”.
Riccardo Pasa
Riccardo Pasa, Responsabile pavimentazioni Heidelbaerg Materials Italia
"Per il nostro gruppo l’
innovazione è infatti, uno dei
driver principali della crescita, sviluppiamo
materiali low carbon e li mettiamo anche in opera, sempre seguendo le linee guida della
riduzione dell’impatto ambientale, oltreché ovviamente della
qualità dell’intero processo dalla produzione alla posa (con la nostra business uniti che si chiama i.build)”.
“Il nostro gruppo è
fortemente impegnato nel processo di decarbonizzazione, un indirizzo che richiede
importanti investimenti in ricerca e sviluppo sia di
prodotto sia di processo; qui a Edil abbiamo portato uno dei prodotti frutto della ricerca,
i.dro Drain che, grazie alla sua
permeabilità, consente di
raccogliere l’acqua piovana più agevolmente, con un impatto positivo sull’impiego di questa
preziosa risorsa naturale”.
“In ottica di
condividere questa attività di ricerca, siamo fortemente impegnati a
divulgarla verso imprese e progettisti, soprattutto quelli che lavorano con le
Pubbliche Amministrazioni; riteniamo infatti fondamentale il loro ruolo per disseminare l’
utilità di questi nuovi prodotti, fondamentali per rendere i progetti e di conseguenza i
cantieri e i
manufatti finiti più
sostenibili durante il loro arco di vita”.
Infine incontriamo
[Raffaella Donghi], CFO di Sangalli spa, impresa bergamasca impegnata nelle
costruzioni infrastrutturali che fa parte della Rete Edinnova e rappresenta il punto di vista di chi
l’innovazione la applica ogni giorno in cantiere: “Sono convinta che le
imprese di costruzione abbiano bisogno di avere un
ufficio di ricerca e sviluppo; il far parte di Edinnova e del Consorzio Intellimech
aiuta proprio in questo senso, fornisce un
supporto per poter mettere a terra tutte quelle
innovazioni disponibili sul mercato alle quali, anche le imprese come la nostra che operano nel
mercato delle costruzioni, non si possono più sottrarre”.
Raffaella Donghi
Raffaella Donghi, CFO di Sangalli spa
"Noi, come Sangalli, abbiamo trovato in Edinnova un
aiuto molto importante per portare in azienda
innovazioni che a prima vista potevano
sembrare molto difficili da trasferire nel nostro operare quotidiano, ma che alla prova dei fatti sono
risultate gestibili e assolutamente utili. Il valore aggiunto maggiore è, quindi, quello di avere un
partner con il quale
continuamente collaborare e che
ascolta le nostre esigenze, proponendo poi innovazioni calibrate sul nostro quadro operativo e utili a
efficientare la nostra impresa".
Anche noi siamo parte attiva in questo processo, sperimentando le innovazioni sul campo, fornendo ai ricercatori un feedback operativo in modo da poter effettuare un fine tuning reale, che porti al miglioramento continuo di tali tecnologie.
Conclude
[Donghi]: “Riteniamo che sia
fondamentale, poi,
diffondere questo sistema che promuove l’
innovazione all’intero settore delle costruzioni, ai nostri
colleghi imprenditori; siamo, infatti, convinti che
nessuno ormai possa permettersi di non innovare, senza per questo dover sostenere gli
ingenti investimenti di un ufficio ricerca e sviluppo interno. Edinnova, ne sono convinta,
è un modello vincente (che ci aiuta anche a trovare i finanziamenti disponibili per i progetti di innovazione che mettiamo in campo), che è in grado di dare un
fondamentale aiuto nell’aumento dell’efficienza produttiva del nostro settore, migliorando al contempo la
qualità del lavoro dei nostri operatori e, ovviamente, la
sicurezza in cantiere”.