Per un mondo più sicuro

La Provincia Granda è, da sempre in Italia, sinonimo di agricoltura di qualità. In questo angolo estremo al Nord-ovest del nostro Paese si coltiva di tutto e con una passione d’altri tempi. Non solo: nonostante la posizione logistica non proprio ottimale, qui sono nati importanti gruppi industriali che si sono affermati a livello italiano e internazionale.

L’attenzione alla protezione del Territorio non poteva che essere quindi molto sentita e, forse anche per questo, è nata qui, alla fine degli anni ’70, la >>Paneco Ambiente<< , dalla volontà della famiglia [Bertolotto], che ancora oggi ne tiene salde le redini; un binomio perfetto tra radici profonde sul territorio e propensione all’innovazione continua.
Siamo andati alla sede di Cuneo per conoscere le novità e i nuovi ambiti di ricerca, proprio dall’attuale Amministratore Delegato, [Lorenzo Bertolotto], seconda generazione di imprenditori.

Nuovi, ma con 40 anni di storia

[Lorenzo Bertolotto], conferma immediatamente la nostra prima impressione: qui si è abituati a confrontarsi con il Mondo senza dimenticare il Territorio da cui si è partiti, come ci conferma l’AD: “Paneco Ambiente, biotech company piemontese con sede a Cuneo, è un’azienda con solide radici nel settore delle biotecnologie per la cura e la prevenzione sia dal punto di vista della salute umana sia da quello della tutela dell’ambiente”.

Lorenzo Bertolotto

Lorenzo Bertolotto, Amministratore Delegato di Paneco Ambiente

“La nostra storia inizia quarantacinque anni fa con le ricerche per risolvere una problematica critica nel processo di gestione dei sottoprodotti delle deiezioni animali. Una volta affrontato e risolto il problema, abbiamo pensato di mettere a disposizione del mercato le competenze che avevamo maturato, cominciando a commercializzare fertilizzanti di altissima qualità”.

Continua [Bertolotto]: “Da allora Paneco ha messo al centro dell’attività imprenditoriale la ricerca e sviluppo che sono presto diventati i veri asset aziendali e uno dei principali fattori di forza e di differenziazione sul mercato”.

L’attività di ricerca che nel corso di questi anni ci ha consentito di registrare decine di brevetti e di sviluppare altrettanti processi produttivi a livello industriale; oggi abbiamo a catalogo oltre 80 prodotti, tutti frutto della nostra attività di ricerca interna e sviluppati nella loro totalità per dare risposte concrete e efficaci nel segmento della protezione dell’ambiente.

“I principali nostri macrosettori di intervento sono l’acqua, l’aria e il terreno; in questi tre ambiti Paneco Ambiente si posiziona con un importantissimo bagaglio esperienziale, puntando a dare risposta alle problematiche dei nostri clienti con un’ottica fortemente tailor made”.

Sottolinea [Lorenzo Bertolotto]: “Lavoriamo, infatti, in numerosi segmenti produttivi: dall’agricoltura alla zootecnia, dall’industria (comparto alimentare, siderurgico, lavorazione materie plastiche, galvanica, concerie e cartiere) al comparto della protezione ambientale (bonifiche ambientali, depurazione acque, produzione di biogas, trattamento rifiuti)".
"In tutti questi settori siamo molto attivi e per ognuno di essi sviluppiamo costantemente processi e prodotti innovativi, ponendoci, nei confronti dei nostri clienti, in un’ottica prettamente consulenziale. Non siamo e non vogliamo essere una realtà commerciale, che semplicemente si limita a vendere i prodotti presenti in un listino, quanto piuttosto una struttura esperta, che analizza le problematiche di volta in volta, sviluppando soluzioni customizzate per il singolo cliente”.

“Ovviamente ogni nuova soluzione che entra a far parte del nostro bagaglio di conoscenza tecnica, viene messa a disposizione del mercato, anche in segmenti differenti da quello per cui la soluzione era stata sviluppata in prima istanza, con grande vantaggio per le varie filiere produttive che trovano così risposte fuori dal coro e innovative per le loro problematiche in ambito ambientale”.

Da Cuneo al Mondo, sempre con lo stesso DNA

L’azienda sta progressivamente allargando i propri orizzonti geografici di intervento, come conferma [Bertolotto]: “Paneco Ambiente attualmente opera principalmente sul territorio italiano, ma abbiamo iniziato un processo di internazionalizzazione del nostro know how, processo che ci vede presenti con interessanti casi di studio non solo in altri Paesi europei, ma anche in altri Continenti. Siamo convinti che questo processo si intensificherà anche nei prossimi anni dato che i primi riscontri sono estremamente positivi”.
[Bertolotto] non ha dubbi sul core business aziendale, anche in ottica di un processo di internazionalizzazione in atto: “Vogliamo continuare a fare quello che più si avvicina al motivo che ci ha fatto nascere: scoprire (e brevettare) soluzioni innovative per le problematiche di tutti quei comparti produttivi che hanno, sotto qualsiasi forma, necessità di confrontarsi con la tutela dell’ambiente relativamente ai propri processi industriali”.

Da sottolineare che la nostra mission ci porta a sviluppare queste risposte in chiave prettamente ‘naturale’; siamo una biotech company e quindi non sviluppiamo soluzioni di tipo chimico, ma esclusivamente nature based.

“Paneco da questo punto di vista fa tantissima ricerca e sviluppo ed è molto attiva nella parte microbiologica; possiamo contare su una ceppoteca composta da quasi 3.000 tipologie di batteri, 2.500 funghi e da altre specie microbiche. A queste affianchiamo anche una serie di altre soluzioni a base vegetale”.

Continua [Lorenzo Bertolotto]: “Nel nostro processo di strutturazione aziendale, che ci vede in costante crescita, stiamo esplorando anche altri settori, come ad esempio il segmento dell’igiene; una tematica che ci vede all’avanguardia è quella relativa al trattamento degli odori: da questo punto di vista, un forte impulso arriva dalla recente evoluzione della normativa italiana che, dallo scorso giugno 2023 (23 giugno, ndr), vede attiva una nuova Direttiva che norma il tema delle emissioni odorigene provenienti da qualsiasi fonte".
"Oggi a tutti gli effetti il concetto di molestia olfattiva non è più trattato come un tema soggettivo (e quindi difficilmente dimostrabile), ma come un fattore oggettivo ben regolamentato. Ovviamente, questo ci consente di investire con più serenità in un segmento che affrontiamo dalla fine degli anni ’80 del secolo scorso, proponendo al mercato soluzioni per trattare gli odori in un quadro normativo e regolatorio strutturato(anche di sanzioni, ndr). Oggi sviluppiamo soluzioni per il trattamento delle emissioni odorigene sia convogliate sia diffuse”.

“Un’altra tematica molto importante che voglio richiamare, anche in relazione a un recente Decreto che norma il settore, è quella della produzione del biometano. Paneco già da alcuni decenni ha sviluppato (e continua a investire in ricerca e sviluppo) un sistema che aumenta il rendimento della produzione di biogas e biometano negli impianti, riducendo al contempo gli effetti negativi correlati alla produzione stessa (meno idrogeno solforato, meno schiuma, meno consumi energetici per la mescolazione durante la fase anaerobica)”.

"Ultimo segmento operativo, ma non per questo meno importante, è quello legato al macrotema dell’acqua: a oggi possiamo contare su una decina di soluzioni per il trattamento dell’acqua nel servizio idrico integrato, anche in questo caso nella loro totalità sviluppate con prodotti naturali, non chimici”.
“Tali soluzioni sono estremamente concrete (dal punto di vista industriale e produttivo) e sono state sviluppate con l’obiettivo di migliorare le performances degli impianti di depurazione, garantendo contemporaneamente meno costi di gestione e soprattutto un’acqua in uscita più pulita".

Per noi questo tema è molto importante, dato che stiamo parlando di una risorsa sempre più scarsa che non deve essere sprecata, ma soprattutto che deve essere il più possibile recuperata; con le nostre soluzioni, siamo davvero convinti di poter dare un importante contributo.

Ricerca tailor made e soluzioni concrete

Il tema della ricerca condivisa con altri attori di filiera è caro a [Lorenzo Bertolotto] : “Paneco esegue attività di ricerca e sviluppo internamente, avvalendosi però costantemente della collaborazione di varie Università italiane e estere, di Centri di ricerca privati e di Centri di saggio. Siamo convinti che questo tipo di collaborazioni che ormai, in molti casi, si sviluppano su un orizzonte temporale pluriennale, siano fondamentali per la nostra attività. In molti casi ormai possiamo parlare di partnership consolidate; oggi abbiamo una trentina di rapporti di questo tipo attivi, che si concretizzano attualmente in una cinquantina di progetti di ricerca in essere. Un numero che ci rende orgogliosi e che ci consente di continuare a evolverci, proponendo di conseguenza ai nostri clienti soluzioni di alto livello sempre all’avanguardia”.
“Mi preme ripeterlo: l’intera nostra proposta industriale, sia a livello di ricerca e sviluppo sia dal punto di vista dei prodotti a portafoglio è sicuramente e saldamenti impostata su un principio tailor made”.

“Cerchiamo sempre di offrire una soluzione altamente specifica, personalizzata per ogni nostro cliente; a differenza di nostri competitor che propongono un catalogo standardizzato, la nostra attività è quella di dare risposte applicative che potremmo definire ‘non ordinarie’; ovviamente anche noi abbiamo un porfolio prodotti, ma è fortemente innervata nel nostro DNA la volontà di metterci a disposizione del nostro cliente per capire insieme quali siano le problematiche ambientali che deve affrontare e risolvere, anche e soprattutto in ottica proattiva”.
“Ovviamente non sempre si riescono a risolvere tutte le problematiche, ma siamo abituati a impegnarci in modo approfondito, con un approccio multidisciplinare, che potremmo definire ‘open mind’, che spesso conduce a risposte innovative che riescono a coniugare la tutela dell’ambiente con le esigenze di efficienza e produttività che ogni comparto industriale deve rispettare”.

“In questo contesto strategico, si inserisce naturalmente anche il nostro comparto di ricerca e sviluppo rivolto alla soluzione di problematiche relative alle bonifiche di terreni e delle acque reflue contaminate. Da molti anni siamo attivi nel settore della bioremediation, con soluzioni sia per il trattamento degli inquinanti di natura organica (idrocarburi, solventi, coloranti, PCB) sia per la gestione delle nanoplastiche”.
“Qui i segmenti produttivi interessati sono quello industriale e quello del trattamento dei rifiuti o, nuovamente, del servizio idrico integrato. Anche in questo caso siamo abituati a sviluppare soluzioni specifiche per i vari inquinanti a base di molecole organiche che possono essere trattati con interventi a base naturale, concreti e altamente funzionali”.

Conclude [Lorenzo Bertolotto] : "Un ultimo tema: si parla molto di filiera come fondamento della qualità dei prodotti e delle soluzioni. Crediamo davvero che questo sia un asset estremamente importante anche sotto l’aspetto della tracciabilità e della conseguente rintracciabilità della genesi di prodotti e soluzioni".

"Da questo punto di vista, in tutte le soluzioni che proponiamo, mettiamo estrema attenzione nella selezione delle matrici di provenienza, puntando decisamente a un rispetto ferreo della tracciabilità di tutti i nostri prodotti e processi, garantendo questo modo ai nostri clienti di avere dei prodotti di qualità dimostrabile, non solo sulla carta ma nel concreto, sia per la loro estrema tutela dei nostri clienti sia a vantaggio di tutti i cittadini che fruiscono dell’ambiente che contribuiamo a depurare con il nostro lavoro. Se devo riassumere il nostro carattere aziendale in tre parole direi Curiosità, Concretezza e Qualità. Un trinomio di cui siamo particolarmente orgogliosi”.