Ci sono
due concetti che ci sono subito affiorati alla mente non appena abbiamo messo piede nello
stabilimento di Sommacampagna di
>>Layher Italia<< , in occasione della giornata di
celebrazione dei 30 anni di presenza dell’azienda tedesca nel nostro Paese:
Entusiasmo e Dettaglio.
Non quell’entusiasmo di facciata che troppo spesso percola dagli eventi celebrativi stile new age delle aziende della Silicon Valley, ma quello contagioso trasmesso da
chi si diverte durante il proprio lavoro di ogni giorno; un
entusiasmo condiviso anche dai
clienti presenti,
orgogliosi (e non è per nulla scontato nei mercati estremamente competitivi e financial oriented di oggi) del prodotto che usano nei loro
cantieri e nei loro
eventi.
E poi c’è l’
attenzione al Dettaglio, quasi maniacale, che porta Lahyer a un processo di
continua ricerca e sviluppo, nel segno della
qualità, della
praticità e della
sicurezza in cantiere. Un'attenzione che ha anche condotto alla
presentazione ufficiale, durante la giornata, di numerose
novità di prodotto e di progetto, che ampliano ulteriormente un
portafoglio prodotti e servizi già molto profondo, basato sulle solide basi di chi ha portato (sembra un’era geologica fa, ma sono solo 30 anni) il
ponteggio multidirezionale in Italia (inventato proprio da Lahyer nel 1974).
Abbiamo
intervistato alcuni dei protagonisti della giornata non solo per conoscerle
queste novità, ma anche per capire le
linee strategiche di sviluppo che la filiale italiana del gruppo di Gueglingen – Eibensbach (vicino a Stoccarda) intende
implementare nel breve e medio periodo.
Cominciamo proprio da quest’ultimo tema, ascoltando
[Roberto Vesentini],
direttore generale di Layher Italia.
Pionieri di successo
Come padrone di casa,
[Roberto Vesentini] è
estremamente richiesto, ma riesce a ritagliare uno scampolo di tempo per
parlare di mercato,
traguardi e
obbiettivi. Uno scampolo ricavato con le unghie e con i denti, dato che i
400 clienti presenti ai festeggiamenti ovviamente richiedevano (ognuno!), la loro
parte di attenzione.
Roberto Vesentini
Roberto Vesentini, Direttore generale di Layher Italia
Una
riflessione: l’entusiasmo percepito durante la nostra visita da parte degli
intervistati, vera e propria cifra stilistica dello stile Lahyer (assieme alla qualità dei prodotti) che ci ha
colpito, è anche condiviso da
[Vesentini] che sottolinea come: “L’
evento di oggi nasce per
festeggiare i 30 anni di attività in Italia; in questo lasso temporale abbiamo fatto
tanta strada e affrontato
tante sfide, alcune più impegnative di altre: nel primo periodo, infatti, proponevamo dei
prodotti che il
mercato non conosceva ancora e dei quali non riusciva a
percepire appieno la valenza tecnica, dato che in quel periodo, ancora più che oggi, era la
variabile prezzo a fare da unico discrimine”.
Continua
[Vesentini]: “Per superare questo scoglio, non c’era che una strada: quella di
lavorare molto, ogni giorno, per far
conoscere non solo i
nostri prodotti, ma anche il nostro
approccio verso i clienti e i cantieri. Tutta la
storia industriale di Layher si incardina, infatti, su un preciso obiettivo:
far lavorare meglio i nostri clienti, incrementandone
efficienza e
produttività e, ovviamente, aumentando la
sicurezza sui luoghi di lavoro”.
”Un altro concetto che riteniamo importante: i
tempi evolvono e noi dobbiamo
seguire questa evoluzione (o anche anticiparla), continuando a
ricercare e ingegnerizzare nuovi accessori e nuove soluzioni tecnologiche che devono poi essere
correttamente trasferite ai nostri clienti, proprio affinché loro ne comprendano appieno la
valenza per la propria impresa”.
E momenti come questo (in assenza di fiere specialistiche qualificate in Italia), oltre all’aspetto celebrativo, sono fondamentali per rafforzare questo legame di evoluzione che ci lega ai nostri clienti
Sottolinea
[Vesentini]: “Inoltre, man mano che
il settore si evolve, si inizia a ragionare su altri aspetti che non sono più solo quelli legati al
prodotto tecnologico in sé stesso; ha preso sempre più importanza l’
aspetto della sicurezza, un segmento in cui Lahyer investe davvero molto, affinché il lavoratore, sia nella
fase di installazione sia in quella di
utilizzo del ponteggio che, infine, in quella di
smontaggio, sia intrinsecamente in
sicurezza”.
”Un altro aspetto,
immateriale, ma fondamentale, è quello della
sostenibilità dei nostri prodotti: partendo dalla
limitazione del consumo di risorse ed energia (alleggerendo ad esempio le nostre soluzioni a parità di prestazioni) fino all’ottimizzazione dei
trasporti verso il cantiere. Sotto quest’ultimo aspetto voglio sottolineare come in Lahyer, già
da oltre 10 anni, utilizziamo esclusivamente
legname proveniente da foreste PEFC, cioè foreste gestite in maniera
sostenibile”.
“
Essere all’avanguardia in questi temi fondamentali per il
futuro del Pianeta non è un caso: come Gruppo lavoriamo anche in Paesi, come quelli del nord Europa, che hanno intrapreso questo percorso molto prima dell’Italia e quindi oggi ci troviamo in una
posizione privilegiata per
offrire soluzioni organiche in tal senso”.
"Il lavoro di questi 30 anni ci ha portati oggi ad
avere in Italia ben sei sedi di cui quella principale è quella in cui siamo oggi a
Sommacampagna; ci sono poi, a presidiare tutti i territori del Paese: Augusta in Sicilia, Trofarello in Piemonte, Sarroch in Sardegna, Colleferro nel Lazio e Varna in Alto Adige (2021)”.
“Se invece si prendono in analisi i segmenti di sbocco dei
nostri prodotti, questi ci vedono presenti in tre
macroaree operative: l’
edilizia (nel quale il restauro monumentale è indubbiamente il nostro punto di forza, seguito dal segmento delle infrastrutture), l’
industria (soprattutto industria navale, ma anche nella costruzione e manutenzione delle centrali elettriche, di impianti chimici e petrolchimici) e infine il
mondo dello spettacolo e degli eventi, dove le nostre soluzioni contribuiscono a realizzare palchi, tribune, torri luci e torri faro, torri d’arrampicata e piste da sci”.
“Voglio sottolineare come, nel
segmento del restauro, stiamo studiando e mettendo in pratica una
serie di soluzioni tecnologiche integrate in grado di consentire di
tenere aperti al pubblico i monumenti durante i lavori, mentre nel segmento delle infrastrutture il focus è su soluzioni intrinsecamente in grado di
aumentare la sicurezza operativa delle maestranze”.
“In questa occasione non voglio celebrare sono la
strada percorsa finora al fianco dei nostri clienti, ma anche
traguardare l’evoluzione futura a breve e medio termine dei nostri
mercati di riferimento: dopo la
grande (e sregolata)
esplosione del mercato dovuta ai vari superbonus, ci aspettiamo
interessanti sviluppi nel segmento delle
infrastrutture (anche grazie agli ingenti fondi del PNRR) sia di trasporto sia di servizio, come ad esempio gli ospedali”.
Un altro grande capitolo sarà sicuramente quello della manutenzione delle infrastrutture stradali e ferroviarie, dato che siamo di fronte a una rete che necessità di interventi ormai a breve termine per mantenere la sicurezza dei fruitori delle reti di trasporto
Conclude
[Vesentini]: "Rispetto a quello
trainato dai superbonus ci aspettiamo un
mercato molto più esigente e quindi stiamo già erogando ai nostri collaboratori una
serie di corsi di formazione per metterli nelle migliori condizioni possibili di essere un
partner affidabile per le aziende che saranno impegnate in questi lavori, che si protrarranno riteniamo almeno
fino al 2027 (probabilmente anche nel 2028). Siamo quindi
ottimisti per il prossimo futuro”.
Tante novità un unico obiettivo: efficienza in sicurezza
A Sommacampagna abbiamo incontrato anche le
figure che seguono l’
innovazione tecnologica e il
supporto di progettazione dei clienti (un servizio di cui in Layher vanno giustamente fieri),
[Daniele Berlanda], responsabile grandi clienti e
[Alessandro Rosa], responsabile area tecnica;
[Berlanda] porta subito l’attenzione sulla
peculiarità di Layher: “Ritengo che l’integrazione tra quasi
80 anni di storia, una forte
esperienza maturata sui cantieri di tutto il Mondo e una
conoscenza altrettanto approfondita del
mercato italia siano le fondamenta che rappresentano il
punto di forza di Layher”.
Daniele Berlanda
Daniele Berlanda, Responsabile grandi clienti di Layher Italia
Continua
[Berlanda] : “In particolare in Italia siamo detentori, anche nel
Gruppo (assieme alla Spagna), del
know how più approfondito nel segmento de restauro. Nonostante questo importante bagaglio acquisto non smettiamo mai sia di
studiare soluzioni nuove (come quella che consente di tenere aperti alla fruizione i monumenti durante il restauro) sia di
fornire giornate di aggiornamento ai nostri clienti, in modo di dare loro un
vantaggio competitivo costante sul mercato. Lo facciamo anche mutuando soluzioni da differenti settori industriali”.
Alessandro Rosa
Alessandro Rosa, Responsabile area tecnica di Layher
Interviene
[Rosa]: “La definizione che più ci piace è quella di ‘
sistemi integrati’; ovviamente il fulcro è il nostro sistema
Allround Multidirezionale da cui gemmano una serie di
declinazioni, specificatamente studiate per le
varie applicazioni, nei più diversi comparti industriali e che integrano al sistema stesso una
serie di accessori, che lo rendono ‘
cucito su misura’ per l’applicazione del cliente”.
“Ovviamente, un tale
ecosistema integrato, in continuo adattamento alle
esigenze del mercato (fermi restando i principi di sicurezza e qualità), richiede una
capacità progettuale davvero molto importante; per questo il nostro ufficio tecnico in Italia è composto da
sei figure estremamente preparate, a cui si affiancano altri ingegneri sul campo o per sopperire a picchi di lavoro”.
Sottolinea
[Berlanda] : “È importante sapere come la nostra
progettazione sia
estremamente automatizzata: abbiamo un sistema di progettazione proprietario, che lavora su un
plugin di Autocad, chiamato
SIM (Scaffolding Information Modeling) che opera in
tre dimensioni, controlla in automatico le
eventuali interferenze e, infine, fornisce le
liste materiali necessari per realizzare il progetto in opera”
Il nostro obiettivo, sia come ufficio tecnico sia dal punto di vista dei prodotti e delle soluzioni, è quello di garantire la massima qualità, abbinata al livello più alto ottenibile in fatto di sicurezza sia in fase di montaggio sia in fase di fruizione del ponteggio
“Il sistema non solo
semplifica di molto il processo di progettazione, ma fornisce al cliente un
servizio particolarmente completo, dato che è anche in grado di creare anche i
disegni di montaggio".
"Da notare che il
servizio e la
consulenza non sono solo riservate ai clienti, ma anche ai progettisti esterni con i quali collaboriamo per raggiungere il
risultato migliore, più
sicuro e più
efficiente possibile”.
“Terzo elemento: la
sostenibilità, che è direttamente collegato con la
qualità, dato che il nostro materiale è
estremamente duraturo e quindi il
bilancio energetico per produrlo è diluito su un
importante numero di anni. In questo senso, l’
acciaio S460, che utilizziamo ora nei ponteggi, è molto più
leggero di quello utilizzato comunemente (l’S235) senza essere meno resistente. Abbiamo lavorato anche sulla
forma dei nostri ponteggi per poter garantire una
compattezza di trasporto ancora maggiore (meno costi e meno emissioni di CO
2 in atmosfera) e una migliore
ergonomia durante la messa in opera”.
[Rosa] : “Con la
nuova versione, chiamata appunto
Layher Lightweight (e presentata durante la giornata del 30°), riusciamo a garantire una
riduzione di peso del 10 % che comporta una contestuale compressione dei
costi di montaggio del 10 % e dei
costi di trasporto del 12 %. È immediatamente evidente come il
costo di acquisto della nuova versione (leggermente superiore) sia
ampiamente ammortizzato, con un uso anche non intensivo, in meno di un anno, generando
importanti vantaggi negli anni successivi”.
[Berlanda] : “Un’altra delle
novità che presentiamo oggi, è nell’ambito dei nostri
servizi digitali; già gestiamo tutta la pianificazione e la logistica mediante la nostra
LayPLAN Suite (che comprende una serie di tool estremamente ampia); a questa ora affianchiamo un
servizio di laser scanner, particolarmente utile per
cantieri complessi o particolari (chiese, edifici storici), che ci consente di restituire una nuvola di punti totalmente affidabile, effettuando di fatto un
rilievo completo con precisione millimetrica che poi viene utilizzato per la
progettazione delle soluzioni di ponteggio, avendo la certezza di aver generato un modello digitale perfetto della struttura fisica in cui inserire il ponteggio stesso”.
“Con questo nuovo strumento riusciamo a
gestire in toto il processo della realizzazione dei ponteggi, dal rilievo puntuale, fino ai
consigli ai nostri clienti delle
sequenze di montaggio (e di conseguenza di smontaggio anche parziale), in relazione agli spazi a disposizione e allo sviluppo temporale del cantiere. Il progetto realizzato infine può essere
condiviso tra i tecnici e i
clienti attraverso una restituzione in realtà virtuale che ci consente di esplorare nel dettaglio anche
interferenze e
punti critici che erano sfuggiti a una prima progettazione”.
I nostri software di progetto si interfacciano, infine, con quelli di calcolo che effettuano la verifica statica sia di quanto progettato per la fase di montaggio sia per il ponteggio definitivo (che spesso sono staticamente differenti)
[Rosa] : “Per chiudere una
puntualizzazione sulla logica dei nostri servizi
postvendita: quello più importante è senza dubbio la
formazione (organizzata per settori industriali di riferimento, dal restauro all’edilizia, dalle infrastrutture agli eventi o all’industria) sia per i
montatori sia per
aggiornare i nostri clienti alle possibilità offerte dai nostri prodotti più recenti”.
“È un’attività in cui
crediamo moltissimo e per la quale
investiamo molte risorse, dato che siamo convinti che il modo migliore per
apprezzare i nostri ponteggi (e per utilizzarli con più profitto) sia quello di
conoscerli a fondo (un esempio è il sistema di montaggio ottimizzato della nostra trave modulare Flex, che abbiamo presentato oggi per l’Italia, che può essere vantaggiosamente impiegata in segmenti estremamente diversi fra loro)”.
Conclude
[Rosa] : “Per noi, questo è un
aspetto fondamentale, soprattutto quando ci affianchiamo a
clienti strutturati e
aperti al dialogo e alla
crescita comune; un aspetto che ci consente di fare davvero la differenza rispetto a soluzioni di ponteggio apparentemente meno costose, ma che poi, tirate correttamente le somme, non lo sono affatto”.