Questa รจ la mia vita

La scusa ufficiale (ed è una bella scusa) è quella dell’attribuzione del premio dell’ERA come miglior grande noleggiatore europeo dell’anno, ma era qualche tempo che in redazione girava l’idea di intervistare [Mauro Mollo], fondatore assieme al fratello Roberto e attuali Amministratori della Mollo Noleggio, azienda del Gruppo Mollo (che nel 2021 taglierà il prestigioso traguardo dei 50 anni di attività).

Ci avevamo messo molto perché non è semplice incastrare i vari impegni per recarsi in un angolo del Paese come Alba, non esattamente al centro dell’Italia industriale (anche se qui ci sono eccellenze conosciute in tutto il mondo); a ben vedere, anche questa è una medaglia che in Mollo si possono appuntare sul petto con orgoglio: restare fedeli alle proprie radici e costruire un’azienda da oltre 60 milioni di euro in questa terra stupenda (ma un po’ defilata) è un bel fattore di vanto.

Mauro Mollo

Mauro Mollo, amministratore delegato Mollo Noleggio
Mauro Mollo, che ci riceve nella sede di Alba, somiglia un bel po’ a un cantautore famoso e come lui ha una passione che è diventata un lavoro e a cui, come leggerete, ha dedicato buona parte della sua vita (e immaginiamo del suo fegato); per una volta però, in questa Italia bizantina e sgangherata, l’impegno e la dedizione sono stati premiati e il “bambino” dei fratelli Mollo è cresciuto sano e robusto, fino a diventare la principale realtà di noleggio a totale capitale italiano del nostro Paese.

Seguiteci dunque nella lettura, frutto della nostra intervista esclusiva; chi si aspetta le solite frasi scontate sarà deluso e chi, invece, sa cosa vuol dire fare impresa non potrà che ritrovarsi in tanti passaggi e ovviamente leggerci fino in fondo.

Il noleggio in tempi non sospetti

Nel mondo dell’impresa, così come nella vita ci sono due tipi di persone: chi segue il gregge (in genere sono quelli che parlano dopo aver ‘annusato’ che aria tira) e chi traccia la propria strada, prendendo il meglio dalle esperienze degli altri e applicandole alla propria visione del futuro; a noi piacciono di più gli innovatori e quindi non abbiamo potuto che apprezzare l’attacco di Mauro Mollo nella nostra intervista: “Come Mollo Noleggio nasciamo nel 2000 con un fatturato quell’anno che si attesta sui 150 milioni (di lire, precisa Mollo); in quegli anni c’erano già società importanti attive, ma il mercato era ancora frammentario, casuale, fatto di un processo di prova ed errore, frutto più di tentativi che di una vera e propria strategia imprenditoriale”.

“Sono passati anni e questa situazione è andata avanti immutata fino alla crisi iniziata nel 2008 che ha agito come un grande setaccio, premiando quelle aziende che avevano una visione di impresa lineare che privilegiava la solidità finanziaria rispetto alla dispersione di energie in settori collaterali al noleggio puro”.

La crisi del 2010-2014 rappresenta un punto di svolta nel settore; chi era ben gestito e capitalizzato è riuscito a superarla e, anzi, ha trovato nuove opportunità [Mauro Mollo]

“Il picco della crisi è arrivato tra il 2010 e il 2011 e, come diceva il principe de Curtis (in arte Totò, ndr) ha agito da “livella”; chi è arrivato a quel difficilissimo appuntamento con una buona solidità finanziaria, con un equilibrio gestionale ben impostato, non solo ne è passato praticamente indenne, ma ha avuto opportunità davvero importanti”.

Continua Mollo: “Dal mio punto di vista le aziende che effettuavano il noleggio puro, in Italia, e che rispettavano i requisiti a cui ho accennato (frutto del duro lavoro e di una preparazione che non lascia nulla al caso) erano due: noi ovviamente e, dall’altra parte della Pianura Padana, Cofiloc (oggi entrata nella galassia Kiloutou, ndr)”.

“Chi viceversa non era pronto, è stato messo in seria difficoltà dalla crisi, non riuscendo più, nel migliore dei casi, a tenere il passo  delle aziende più sane. Un’altra riflessione, anche se sembra strano doverlo sottolineare: una società di noleggio vera non ha ibridazioni con la vendita; compra le macchine con finanziamenti studiati in base alla redditività del nolo (durata della vita in flotta della macchina), noleggia le macchine acquistate per il periodo preventivato e poi le vende”.
Mollo Noleggio offre nolo a caldo fino a 70 metri
Il parco macchine del noleggiatore di Alba è fra i più articolati in Italia
Sottolinea Mollo: “Oggi, in Italia, ci sono ancora realtà, anche di grandi dimensioni, che hanno una commistione importante tra vendita e noleggio: ritengo questo un errore, una distorsione del mercato, dato che i due business sono completamente differenti e non possono avere punti in comune”.

“Un esempio basato sulla nostra azienda: dalla fondazione, ormai vent’anni fa, abbiamo deciso di separare completamente vendita da noleggio. Brutalmente: se tu, imprenditore (o dipendente non importa), hai come obiettivo la vendita, non riuscirai mai a gestire bene un’attività di noleggio. Il nolo richiede un approccio commerciale completamente differente, lo ripeterò fino alla nausea, senza punti di sovrapposizione con la vendita”.

Da sempre nel Gruppo Mollo abbiamo sempre posto particolare cura nel separare vendita e noleggio; i nostri 60 milioni di euro di fatturato sono realizzati completamente da proventi di noleggio [Mauro Mollo]

“All’arrivo della grande crisi finanziaria, noi eravamo un’azienda sana, senza debiti di cassa con gli istituti di credito, con un piano finanziario ben gestito e strutturalmente equilibrato (fattore fondamentale questo), tanto è vero che non abbiamo negoziato nessun piano di consolidamento con i nostri finanziatori”.

“Anzi, abbiamo iniziato a crescere a ritmo sostenuto: nel 2012 avevamo 12 filiali e oggi ne abbiamo 35. Dal 2011 siamo la società italiana che acquista più macchine da inserire in flotta; da nove anni a questa parte non c’è nessun noleggiatore in Italia che ha un monte investimento come il nostro: arriviamo a 25 milioni di euro annui”.

“Non vorrei però essere frainteso: siamo certo orgogliosi delle nuove macchine, ma lo siamo molto di più del piano finanziario che ne ha reso possibile l'acquisto e che ha significato crescita sana con una redditività che ci consente di guardare al futuro con molte ambizioni”.

Generalisti: veloci e reattivi

Sottolinea Mollo: “ Voglio portare l’attenzione su di un altro fattore che ci ha favorito nella crisi del 2012 rispetto a molti dei nostri competitor: il generalismo. Quando va in crisi un intero sistema economico, chi soffre di più (non lo dico solo io, lo affermano le statistiche) è lo specialista che lavora su solo quattro/cinque categorie di macchine”.

“Ovvio, quando l’economia tira, lo specialista (sempre se ben gestito) riesce a spuntare margini migliori del generalista (l’attività è più semplice da seguire), ma in caso di crisi sistemica si trova in fortissime difficoltà. Un esempio su tutti la riparazione: il meccanico dello specialista deve imparare a riparare tre o quattro tipo di macchine, il generalista, invece, deve garantire l’assistenza su almeno 70 modelli di mezzi differenti".
Mauro Mollo è alla guida della Mollo Noleggio dalla sua fondazione
Prosegue Mollo: “Come generalista, nel 2011-2012 non eravamo ‘inchiodati’ al segmento delle costruzioni, ma eravamo ben presenti nell’industria, nell’agricoltura; avevamo in sostanza un’offerta di noleggio adatta a un vastissimo ventaglio di clienti, attivi e potenziali. Abbiamo dovuto ‘solo’ (sorride Mollo sottolineando la parola, ndr) bilanciare velocemente la nostra attività per seguire i settori meno colpiti, senza dimenticare comunque di avere sempre un’offerta strutturata anche per quelli più in difficoltà”.

“Dal monoblocco al bagno chimico, dalla piattaforma al camioncino, dal sollevatore telescopico al martello elettrico, dalla tagliasfalti al trabattello, dal ponteggio alla gru da cantiere, fino, voglio sottolinearlo, al noleggio a caldo con operatore (arriviamo a 70 metri di altezza di lavoro e siamo tra i più importanti fornitori italiani in questo settore), la nostra azienda era stata già impostata nell’ottica multiservice che ha retto meglio di altre l’impatto della crisi”.
L'intero processo di noleggio dei bagni chimici in Mollo Noleggio è gestito internamente, compreso lo pulizia periodica e la sanificazione
“Il risultato? Un paio di anni con una sostanziale stabilità nel fatturato, seguiti da un vero e proprio boom, consentito dagli spazi di mercato lasciati liberi da chi, invece, era stato colpito molto più duramente”.

“Il nostro generalismo ha però radici ben più profonde: a fine anni ’80, ogni volta che andavo nelle fiere di settore, parlando con i principali produttori (mi ricordo chiacchierate in Bobcat e in JLG, ad esempio), continuavo a sentire raccontare di questi grandi noleggiatori quasi ‘mitologici’ che compravano macchine come fossero caramelle. 100 escavatori in un colpo, quando noi a quell’epoca ne vendevamo sei all’anno”.

“Intuivo quindi che tutto il centro e il nord Europa erano caratterizzati da una fortissima propensione al nolo e che i grandi noleggiatori erano in grado di fare fondamentalmente il mercato nella dialettica con le grandi case produttrici. Devo essere sincero: ero invidioso, avrei voluto anch’io staccare un ordine di acquisto di 100 macchine, non solo per i prezzi di acquisto, ma anche per le implicazioni che questa possibilità avrebbe potuto avere sul nostro fatturato”.

Impara l’arte e mettila da parte

“In quegli anni c’erano ancora i fax (parliamo di un’era geologica fa) e mi ricordo che contattai l’HSS Hire (grande noleggiatore inglese, tutt’ora estremamente attivo sul mercato, ndr), chiedendo loro la possibilità di collaborare nel nord Italia nel noleggio; dopo un breve scambio di fax, HSS mi ospitò per tre settimane a Londra per illustrarmi il loro approccio al noleggio. Andai accompagnato da quella che sarebbe diventata mia moglie, Chiara, che mi faceva da interprete”.

“Devo dire che in quell’occasione mi si è aperto un mondo: procedure di ritiro, consegna, manutenzione, scelta del mix tipologico delle macchine da mettere a noleggio, softwares necessari per la manutenzione, classificazioni per durata, per giorni della settimana, indici di rotazione, non ultimo, appunto, il modo di ragionare corretto per fare utili con il noleggio”.
La sede della Mollogru, fondata nel 1994 e prima palestra di noleggio per Mollo
“A fine anni ’80 in Italia parlare di noleggio era come parlare in arabo, ma la full immersion fu illuminante; al mio rientro ad Alba, confrontandomi con mio fratello [Roberto], decidemmo di cominciare a impostare una nostra realtà indipendente, aprendo nel 1994 la Mollogru”.

“Per essere completamente onesti, la scelta della tipologia da mettere a noleggio (le gru a torre) fu dettata da una contingenza estremamente pratica: in quegli anni lavoravamo con molte banche che effettuavano leasing per beni strumentali. Erano anni di fervore (per usare un termine gentile) in cui il merito creditizio non aveva l’importanza di oggi e quindi molte aziende non riuscivano a pagare i leasing con conseguente ritiro delle gru acquistate da parte del creditore, che spesso non sapeva come riposizionarle”.

“Ebbene, ci abbiamo pensato noi: in quegli anni ho macinato 120.000 km all’anno in auto, acquistando gru edili dai leasing impagati. In tre anni ne abbiamo comprate 340, in tutta Italia, le abbiamo smontate e portate tutte a Alba”.
La flotta noleggio di gru edili di Mollogru è fra le più grandi d'Italia
“Mollogru nasce appunto di conseguenza al business di acquisto delle gru edili ex leasing, che dovevano essere vendute o, in alternativa, noleggiate. Con mio fratello e un nostro dipendente, [Beppe Badellino], abbiamo quindi creato dal nulla l’azienda, iniziando a noleggiare tutte le gru usate acquistate”.

“Ci siamo accorti subito con piacere che il business reggeva egregiamente, da 10 gru in parco nolo, passiamo a 20, poi a 50, quindi cominciamo ad acquistarle nuove, direttamente dal produttore, per inserirle in flotta noleggio (dei marchi Vicario e Raimondi). L’attività è continuata senza soluzione di continuità fino a oggi: attualmente la Mollogru, che festeggia i 25 anni di attività, può contare su un parco nolo di 270 gru”.

Dalle gru al resto del mercato

Continua Mollo: “Ed è proprio la Mollogru che ci ha consentito di ‘farci le ossa’ nel mondo del noleggio; una palestra davvero impegnativa dato che il noleggio delle gru edili è forse il segmento più difficile da gestire con successo".

"La prima piattaforma la comperammo nel 1996 (una Pagliero Alu 16 su Iveco Daily verde pisello) affiancata presto da alcune piattaforme elettriche; ma l’attività di noleggio (al di fuori delle gru) non veniva gestita ancora in un’ottica imprenditoriale evoluta”.

Radici profonde

L'attuale gruppo guidato da Mauro Mollo e dal fratello Roberto ha radici nell'impresa del padre fondata nel 1971
“Fino al 2000 abbiamo continuato a lavorare sottotraccia, sia con la vendita (nel settore della ferramenta da cui siamo presenti nel 1971, quando mio padre fondò l’azienda) sia con un sistema di noleggio ancora embrionale; lo spunto che ci convince a cambiare registro arriva nel 2000 da una telefonata con il titolare del dealer di Genie per il Piemonte (oggi la figlia gestisce Torinoleggi) Papini”.

“La domanda fu: ‘Mauro quante ore dedichi al noleggio al giorno?’ Risposta: ‘Un’ora’. Passini mi disse: ‘Secondo me stai sbagliando tutto, prove a dedicarci 10 ore al giorno poi ne riparleremo’. Rimuginai per qualche giorno sulla conversazione e poi, parlando con mio fratello Roberto, decidemmo di separare le attività; lui avrebbe gestito la vendita e io il nolo”.
Un reperto storico: la prima piattaforma in assoluto acquistata dalla Mollo Noleggio
“Nasce quindi nel 2000 Mollo Noleggio e iniziamo in tre: [Roberta Pelassa], che lavora tutt’ora con me (si occupa delle fatture del nolo), io e [Antonella Albanese] che oggi lavora presso Mollogru. Il buon Mauro Mollo (sorride Mollo, ndr) faceva (quasi) tutto: puliva il cortile, saliva sui camion, consegnava le macchine, le ritirava, le lavava, le ingrassava. Un vero ‘tuttofare’. Ovviamente così non avrei retto molto a lungo e quindi, dopo un paio di mesi, arriva un nuovo dipendente, e sette mesi dopo entra in azienda [Claudio Busca], il mio attuale braccio destro commerciale”.
Le piattaforme aeree di ogni tipologia e dimensione sono uno dei punti di forza dell'offerta di noleggio di Mollo Noleggio
“Per essere davvero sincero, i primi quattro - cinque anni (in Mollo Noleggio, ndr) sono stati davvero molto difficili, dato che non avevamo esperienze concrete in questo settore che ha mille sfaccettature, dall’equilibrio finanziario, fino all’assistenza tecnica in cantiere, passando, ovviamente, per la diffidenza che in quegli anni gli imprenditori avevano nei confronti del noleggio. Una frase su tutte può chiarire meglio il mercato di allora: ’perchè mi vuoi noleggiare una macchina, pensi che io non abbia i soldi per acquistarla? Pensi che io stia fallendo?’”

“Ricordiamoci che la nostra filiale era ad Alba e che il noleggio era allora una novità assoluta per gli imprenditori. Pagavamo anche errori di gioventù, soprattutto dal punto di vista dei leasing di acquisto delle macchine; ero prigioniero dell’assunto ‘prima pago, più guadagno’, che va benissimo per le attività che gestiscono la vendita, ma che non è corretto per il noleggio, dove i leasing devono essere i più lunghi possibili (compatibilmente con la gestione del parco) dato che si guadagna sui giorni in cui la macchine viene noleggiata”.
In flotta di Mollo Noleggio anche un nutrito numero di furgoni con numerosi allestimenti
“Per superare queste problematiche, ho rinegoziato i nostri leasing e, successivamente, ho assunto un laureato in ingegneria gestionale che mi affiancasse in questo aspetto; nel 2004 entra in Mollo Noleggio, appena laureato, l’ingegner [Andrea Bonamico] (oggi il responsabile finanziario del Gruppo Mollo, ndr), con il compito di migliorare l’equilibrio finanziario del Gruppo; missione compiuta, soprattutto se consideriamo che se nel 2011-’12, in piena crisi finanziaria, ci siamo trovati con i conti in ordine, lo dobbiamo principalmente a lui”.

“L’ing. Bonamico oggi contribuisce in modo essenziale al bilanciamento dei nostri piani acquisti che vengono impostati un anno per l’altro (al 21 luglio 2020 avremo chiuso tutti gli acquisti per il 2021), secondo un rigido programma che si innesta sinergicamente all’interno degli obiettivi di crescita dei nostri piani finanziari pluriennali”.

Gli anni dello sviluppo

“Dal 2004, trovato l’assetto finanziario e messi a fuoco al meglio i nostri obiettivi di lungo periodo, abbiamo continuato a crescere e oggi nell’attività di noleggio diamo lavoro a 300 persone; rispetto ad altre realtà imprenditoriali, credo di avere un vantaggio: nella mia carriera ho seguito direttamente tutte le mansioni (magazzino, acquisti ricambi, acquisti macchine, noleggio, preventivazione) che oggi i miei collaboratori svolgono con una grande autonomia”.

“Questo bagaglio professionale mi ha consentito e mi consente tutt’ora di capire le problematiche operative, di essere in grado di interagire fattivamente con i miei collaboratori e quindi di risolvere i problemi senza quella complessità e quella ferraginosità che caratterizzano in genere le grandi società di noleggio internazionali, comprese quelle che da poco si sono affacciate in Italia, acquisendo realtà attive sul nostro territorio. In Mollo sappiamo tutti ‘dove mettere le mani’ e quindi siamo molto veloci nelle correzioni di rotta quando il mercato ce lo richiede”.

“Come dicevo, la crescita è costante: nel 2004 apriamo la nostra seconda filiale a Torino, sviluppiamo quindi il Piemonte con una serie di filiali, per poi aprire la nostra prima filiale in Liguria”.
La sede di San Giuliano Milanese, aperta nel 2013, che segna l'arrivo di Mollo Noleggio in Lombardia
“Altra data importante nella nostra storia: giugno 2013; inauguriamo la prima filiale in Lombardia (a San Giuliano Milanese, ndr) e mio fratello Roberto entra con un ruolo attivo in Mollo Noleggio, acquisendo la responsabilità dell’intero comparto tecnico e di tutta la logistica. Due settori chiave che richiedono un’attenzione davvero unica e un talento ben specifico (chi conosce Roberto sa che ha la passione dei motori e una rigorosità di approccio perfetta per seguire le innumerevoli sfaccettature tecniche di questi due comparti fondamentali). Senza il suo aiuto non mi sarebbe stato fisicamente possibile gestire la crescita dell’azienda, mantenendo la qualità alla quale abbiamo abituato i clienti”.

Due fratelli, un'azienda

Mauro e Roberto Mollo, titolari della Mollo Noleggio
“E poi io soffro di vertigini, sono l’unico titolare di un’azienda di noleggio che opera anche nel sollevamento che non ha mai provato ad andare su una piattaforma a venti metri d’altezza! Come potrei provare le macchine? (sorride Mollo, ndr)”.
La sede di Verona è la 35° filiale di Mollo e segna il rafforzamento del noleggiatore in Triveneto
“Dal 2013 al 2019 la crescita accelera: in sette anni abbiamo aperto 25 filiali, al ritmo (che ritengo importante) di 3-4 filiali all’anno. Oggi in nostri centri noleggio sono 35, distribuiti in sei Regioni: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana. Un risultato che ci rende ancora più pieni di orgoglio, considerando le difficoltà burocratiche che sono alle spalle di ogni nuova struttura (autorizzazioni varie, pratiche, cavilli, ecc) e che certo non contribuiscono a rendere l’Italia un terreno semplice da gestire per chi voglia fare impresa”.

L'ufficio giusto per ogni cosa (importante)

“Per cercare di superare questi problemi, abbiamo creato un ufficio apposito che segue le pratiche autorizzative necessarie a tutte le nostre filiali (complessivamente sono 41 gli immobili gestiti): quattro geometri si occupano dei sopralluoghi sui capannoni da affittare, della gestione ordinaria delle problematiche delle filiali (autorizzazioni edili, implementazioni), nonché della messa a punto e della negoziazione di tutti i nostri contratti d’affitto”.

“Oggi, abbiamo le carte in regola per competere alla pari con i grandi gruppi di noleggio che stanno investendo nel nostro Paese; ovviamente sono ben cosciente della disparità dimensionale in termini di fatturato, ma sono anche convinto che i nostri 60 milioni di euro (sviluppati tra l’altro senza passaggi di fatturato intragruppo), assieme alla conoscenza del mercato e alla dimestichezza con procedure aziendali tipiche di gruppi molto più grandi del nostro, ci consentano di guardare al futuro con ottimismo, consci di poter recitare anche nei prossimi anni un ruolo da protagonisti".

Assistenza: una priorità

L'assistenza, anche in cantiere, è gestita da officine mobili che vengono coordinate dal Centro di Alba
Sottolinea Mollo: “Proprio parlando di procedure voglio portare qualche esempio; per scelta strategica, ogni attività interna ha una propria figura di riferimento che coordina un gruppo di professionisti specializzati: abbiamo un ufficio acquisti-macchine (il nostro parco macchine è tra i più giovani d’Europa, con i suoi 4,2 anni di età media, calcolato su oltre 8.000 mezzi per un investimento complessivo di oltre 120 milioni di euro) che segue sia il nuovo sia l’usato, composto da professionisti aggiornatissimi sull’evoluzione tecnologica, in grado di effettuare analisi di ottimizzazione al momento di acquistare un modello nuovo (presenza di ricambi comuni con altri modelli in gamma, ad esempio)”.

“Gestiamo con un ufficio dedicato (con 12 persone) tutte le pratiche di affidamento dei clienti e i relativi incassi, comprese tutte le analisi di solvibilità che aggiorniamo, per i nostri 150 clienti principali, con cadenza trimestrale o più stretta”,
Nel nuovo centro della Vaccheria, le baie di riparazione sono suddivise per tipologia di macchine, con squadre specializzate dedicate
“Mollo è un’azienda estremamente informatizzata in cui l’intero processo del noleggio viene gestito elettronicamente a partire dalla firma dell’ordine su tablet, fino a tutti i flussi relativi all’assistenza, alla manutenzione e all’analisi dati. Per gestire al meglio i big data, abbiamo un CED interno nel quale lavorano nove persone”.

“Da sottolineare il nostro approccio verso la protezione e il controllo delle macchine: abbiamo installato 4000 satellitari (gestiti da un software proprietario); possiamo contare oggi su una delle più grandi flotte italiane di satellitari installati, comprese quelle del trasporto pesante. Con un uso attento e dinamico dei dati che riceviamo, riusciamo a recuperare mediamente un fatturato per l’utilizzo di mezzi il sabato e la domenica (che diversamente andrebbe perso) che supera il mezzo milione di euro all’anno. Con i sistemi antifurto di localizzazione abbiamo ritrovato, inoltre, nel 2019, 460.000 euro di macchine e attrezzature rubate”.
La nuovissima sede della Vaccheria dedicata a tutte le operazioni di assistenza, manutenzione e logistica per l'intera rete di filiali di Mollo Noleggio
“Nel nostro nuovissimo centro di Vaccheria seguiamo l’intero processo di gestione e spedizione dei ricambi, coordiniamo gli interventi di assistenza delle filiali, le manutenzioni ordinarie e straordinarie al rientro dai noli, nonché tutta l’attività dei noli a caldo. Sempre dalla Vaccheria, e per tutta Italia, gestiamo le riparazioni delle nostre macchine su segnalazione dei clienti, in modo da garantire a tutti, ovunque siano, lo stesso livello di servizio”.

“Abbiamo anche una struttura interna che segue le verifiche annuali delle macchine. Chi è nelle nostre filiali deve essere, infatti, libero di generare il fatturato, il resto viene seguito da Alba (addirittura fissiamo da qui le agende dei commerciali). Una prassi che ci contraddistingue fin dalla fondazione dell’azienda, come scelta strategica volta a garantire la massima produttività delle filiali, senza concedere nulla in fatto di qualità del servizio e di prossimità con il cliente”.
Dalla fondazione, la Mollo Academy ha erogato oltre 30.000 corsi di formazione
“Altro fiore all’occhiello: l’Ufficio Formazione; ad oggi siamo la realtà che ha effettuato più corsi di formazione in Italia (126 tipologie di corsi differenti): dall’apertura del servizio abbiamo superato i 30.000 patentini, ogni anno ne rilasciamo circa 5.000”.

Uniti si supera ogni cosa

Il nostro ufficio del personale, infine, gestisce un welfare aziendale davvero molto avanzato, un vero e proprio punto di orgoglio per noi: ad esempio, nella crisi del Covid-19 abbiamo deciso di pagare tutti gli stipendi pieni, anche di quei dipendenti che erano in cassa integrazione”.

“L’azienda ha staccato un assegno da 300.000 euro di bonus da erogare a tutti i dipendenti nel mese di marzo, quando il lockdown era più duro e le prospettive sul futuro più incerte. Abbiamo deciso di tenere aperto per dare un segnale chiaro: noi ci siamo, siamo presenti, l’azienda è al fianco dei lavoratori e dei clienti”.
Oggi Mollo Noleggio impiega oltre 300 dipendenti distribuiti su 35 filiali
“Per rispettare le norme del distanziamento, abbiamo programmato una rotazione del personale, in modo che tutti periodicamente venissero al lavoro, per confrontarsi e per non essere schiacciati dalla mole di informazioni drammatiche che i media producevano senza sosta. Il nostro ufficio marketing ha lavorato tantissimo sulla nostra intranet aziendale per mantenere vivo il contatto con tutti i nostri 360 dipendenti”.

“Abbiamo realizzato iniziative particolari, sempre per confortare chi lavora con noi: ad esempio abbiamo regalato un vaso di Nutella da un kg a ognuno dei 200 figli sotto i 24 anni dei nostri dipendenti. Siamo stati vicini l’un l’altro insomma”.

Sono particolarmente orgoglioso di come tutti in Mollo Noleggio hanno affrontato la crisi del Coronavirus: come una famiglia. [Mollo Mollo]

“Risultato? Ho personalmente ricevuto decine di messaggi di ringraziamento dai nostri collaboratori; come non mai, ho percepito questa azienda come una famiglia".

"E nessuna multinazionale al mondo potrà mai raggiungere questo risultato. Questo è il segreto delle aziende italiane di successo: anche quando diventano colossi internazionali (le famiglie Ferrero e Revello, restando come esempi solo a Alba), rimangono famigliari, con valori certi e condivisi”.

Regole e qualità: valori dai quali partire

“Sono anche convinto che l’entrata di Kiloutou e Loxam possa migliorare il mercato del noleggio, aumentandone la professionalità e fissando un terreno di confronto che porti alla riduzione della polverizzazione dell’offerta che, purtroppo, caratterizza ancora eccessivamente il nostro Paese”.

“Abbiamo bisogno di norme certe, comuni e rispettate; dobbiamo sradicare la nefasta abitudine dei pagamenti ‘in nero’, un vero e proprio cancro che, in Italia infetta ancora troppi settori dell’economia”.

“Dobbiamo, infine, pretendere una dotazione minima per chi vuole fare il noleggiatore; non intendo solo un parco macchine sicuro e aggiornato, ma anche la presenza di un’officina e di meccanici interni capaci di intervenire e di tenere le macchine efficienti, così come il rispetto per l’ambiente (l’acqua di lavaggio e gli oli devono essere raccolti e gestiti a norma di legge) e, infine, una gestione delle pratiche di noleggio trasparente e verificabile. Servono controlli rigorosi e multe pesantissime per espellere dal mercato chi non lavora in qualità”.

L'ottimismo della concretezza

'il virus è stato una battuta d'arresto imprevista, ma rimaniamo ottimisti sulla nostra crescita nei prossimi anni' [Mauro Mollo]
“La crisi del Covid-19 ha scompaginato i piani di crescita di tutti, anche se, almeno per quanto ci riguarda, in modo meno pesante di quello che ci aspettavamo; a fine giugno 2020, infatti, abbiamo chiuso con lo stesso fatturato dei primi sei mesi del 2019. Ovvio, si tratta di un arretramento rispetto ai nostri piani di crescita che prevedevano di salutare il 2020 a 66 milioni di euro, ma è un risultato che non in molti, nei vari settori industriali, possono vantare”.

“Anche durante il lockdown la nostra scelta è stata quella di non chiudere le filiali, di stare a fianco dei nostri clienti che continuavano a lavorare e questa strategia, ora che la situazione è più tranquilla, ha indubbiamente pagato”.

“Guardiamo quindi il futuro con ottimismo, convinti che l’unico modo per crescere organicamente sia creare Valore per la propria impresa e per i clienti; in Mollo non è un semplice slogan, ma un assioma di base che orienta tutte le nostre scelte. Tra Qualità e Valore e utili da redistribuire non abbiamo dubbi: scegliamo i primi. Anche se ovviamente siamo molto più felici quando riusciamo a ottenere gli uni e gli altri”.