Prima il padiglione C, poi il D, subito dopo gli altri, quelli minori.
In soli undici giorni di lavoro (dal 23 al 27 aprile e dal 29 maggio al 3 giugno), l’area dell
’ex quartiere fieristico di Genova ha cambiato faccia.
In
meno di due settimane, infatti, gli operai e le macchine della
>>Daf Costruzioni Stradali<< hanno demolito e portato a terra
377mila metri cubi di travi solai, volte e fondazioni, tutte
in cemento armato. Una demolizione a tempi di record.
Produzione da record
DAF ha demolito in meno di due settimane 377.000 metri cubi di strutture il cls, in assoluta sicurezza e nel rispetto di tutte le norme di tutela ambientale
“Siamo stati davvero rapidi - afferma orgoglioso il capo cantiere
[Emanuele Walter Scicolone], siciliano di nascita, ma lombardo di adozione (abita ad Agrate in Brianza) -. Per rispettare i tempi proposti in sede di gara, abbiamo
lavorato anche di sabato e domenica, su più turni".
"Noi ci qualifichiamo così: per la qualità del lavoro e il
rispetto dei tempi contrattuali. Poi abbiamo anche
eseguito gli scavi per rimuovere e demolire i plinti di fondazione; successivamente siamo passati a frantumare e selezionare tutte le strutture abbattute dell’ex fiera”.
Vista aerea dell'area del Waterfront di Levante oggetto della demolizione di DAF
Oggi il sito, simbolo dello sviluppo della città degli anni Sessanta, si presenta come una spianata di terra con cumuli di calcestruzzo frantumato e montagne di ferri d’armatura, pronti per essere
spediti agli impianti in provincia di Alessandria (la Liguria è sprovvista di impianti di trattamento rifiuti da C&D; nda).
“In media facciamo
40 viaggi al giorno. È capitato di farne anche più di 50, in alcune particolari occasioni - aggiunge Scicolone”.
Il nuovo waterfront di Genova
Al posto dei due padiglioni (il C ospitava la sede dell’ex facoltà di Ingegneria, mentre il D il mercato dei fiori e, dagli anni Settanta fino a cinque anni fa, i laboratori e le aule della facoltà) sorgeranno, come prevede il masterplan
donato da Renzo Piano al Comune e ai genovesi, uffici, servizi, residenze, uno studentato e spazi per l’ospitalità e una nuova Darsena, con un
porto turistico per imbarcazioni da diporto. L’idea di Piano si completa con un
grande parco urbano, da realizzare sul fronte est.
Un progetto di rigenerazione urbana e di riconquista del mare di grande significato, che
vale circa 350 milioni di euro. L’obiettivo finale è dare completa attuazione al progetto di Waterfront Levante
entro il 2023, mentre scavi e canali dovranno essere pronti per la
primavera del prossimo anno.
L'inizio dei lavori
Il video del Comune di Genova con l'intervista all'assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi [fonte: Comune di Genova]
Il
canale principale sarà lungo 200 metri e largo 35; il canaletto tra il Palasport e il padiglione B avrà una larghezza variabile: da 10 a 40 metri.
A rimanere in piedi solo due edifici simbolo: il
padiglione B, realizzato da Jean Nouvel, che ospita il Salone nautico, e l’S, il Palasport, realizzato nel 1962 da Leo Finzi, attualmente in fase di ristrutturazione.
Fase della demolizione primaria del padiglione D della Fiera di Genova effettuata da DAF [credits: Comune di Genova]
A differenza dell’operazione di rigenerazione, che sarà compito di Cds Costruzioni realizzare, i lavori di demolizione e di creazione del canale d’acqua sono l’esito di un appalto del comune di Genova, del
valore di 15 milioni di euro, aggiudicato a un raggruppamento di imprese guidato da
Daf Costruzioni Stradali e composto dalla genovese
Vico e dalla
Escavazioni Fratelli Bazzani, impegnate a
concludere i lavori in 120 giorni.
Il fattore tempo è vincente
A sovraintendere le operazioni c’è
[Massimiliano Donzelli], direttore commerciale di Daf Costruzioni Stradali e
direttore del cantiere Fiera di Genova.
“Siamo un gruppo importante, con più di
20 milioni di fatturato all’anno, diamo lavoro a un
centinaio di persone tra tecnici e operai, disponiamo di una
flotta di 200 mezzi d’opera".
Massimiliano Donzelli
Massimiliano Donzelli, Direttore tecnico DAF Costruzioni Stradali
Continua Donzelli: "Le nostre tre divisioni si occupano di demolizioni, bonifica dei siti inquinati e bonifica da amianto. A Genova abbiamo vinto perché abbiamo
puntato sui rapidi tempi di esecuzione che abbiamo proposto in gara: scadenze che abbiamo rispettato”.
Braccio lungo da demolizione per l'escavatore DAF impegnato nella fase iniziale della demolizione del padiglione D della fiera di Genova
A Genova Daf lavora in compagnia di altre due aziende.
“L’aggregazione è tra noi, che siamo l’impresa capofila e che ci siamo occupati di
logistica, strip-out e delle demolizioni, l’impresa Vico, che invece ha lavorato alla bonifica dell’amianto, e la Fratelli Bazzani, che aveva il compito di smaltire i detriti”.
Attualmente, in Italia, Daf ha una decina di cantieri aperti.
Nell'intervento di demolizione dei Padiglioni della fiera di Genova, DAF segue le operazioni di strip-out e di demolizione [Massimiliano Donzelli]
“Oltre a questo, che è quasi concluso, stiamo lavorando, sempre qui in città, a Bolzaneto
alla demolizione della Gronda, dove abbiamo effettuato la bonifica dell’amianto, e proprio in questi giorni abbiamo iniziato le demolizioni strutturali. Poi, stiamo operando alla demolizione della
centrale termoelettrica dell’aeroporto di Malpensa. Si tratta di quattro caldaie, due elettro caldaie e quattro ciminiere di 150 metri di altezza".
"Da pochi giorni abbiamo
iniziato i lavori di demolizione dell’inceneritore di Sesto San Giovanni. Lì, abbiamo una
ciminiera di 70 metri, che demoliremo da sotto, utilizzando alcuni escavatori radio comandati; per il ribaltamento dovremo chiudere la tangenziale nord di Milano che passa accanto e lavorare di notte”.
Alle spalle dell’edificio B, verrà realizzato un canale per l’ampliamento del porto turistico
Il parco macchine di Genova
Demolire
quasi 400mila metri cubi a tempi di record ha voluto dire organizzare al meglio il lavoro delle macchine operatrici e degli addetti alla demolizione.
“Certo - afferma soddisfatto il capo cantiere -. Abbiamo impiegato una
ventina di escavatori, due dei quali di grandi dimensioni. Sono
due Caterpillar 385 CL Uhd, 1600 di cilindrata, 110 tonnellate di peso, che abbiamo utilizzato per le
demolizioni da eseguire col braccio lungo. Una di queste labbiamo impiegata per il padiglione D: in cinque giorni ha fatto il 56% del lavoro. In una notte
ha demolito 11mila metri cubi".
Emanuele Scicolone
Emanuele Walter Scicolone, capocantiere per DAF a Genova
"Una macchina formidabile. Oltre a Cat, abbiamo un
Volvo EC 700: una bella macchina, potente, con un baricentro basso, l’ideale per
raggiungere in profondità l’imposta delle fondazioni. Poi, abbiamo utilizzato dei mezzi
Komatsu PC 329, 490 e 450 con braccio lungo, mentre per la frantumazione diversi escavatori
Caterpillar 330 e 336. Disponiamo di alcuni ragni e di pale cingolate per le varie attività di cantiere".
Colosso da demolizione
Il Caterpillar 385 CL UHD di Daf con braccio lungo da demolizione al lavoro alla Fiera di Genova
"Sono state utilizzati anche
due Volvo EC 220 radiocomandati, equipaggiati con magnete. Ci serviamo anche di una pala cingolata Liebherr e, a noleggio,
escavatori Doosan 380 e 235 con benna. In alcuni casi, utilizziamo macchine con nolo a caldo. Ma per demolire e frantumare impieghiamo solo mezzi di proprietà”.
Un escavatore Caterpillar 330 NLC di DAF impegnato al carico di un frantoio per la riduzione volumetrica del materiale demolito nel cantiere del Waterfront di Levante a Genova
“Per il parco macchine - aggiunge Donzelli - seguiamo una
linea di rinnovo costante, puntando sulle macchine di nuova generazione,
ibride e a ridotte emissioni. Con le agevolazioni della 4.0
abbiamo acquistato due Caterpillar, un 352 e un 340 Next Gen che devono consegnarci a breve, e un
Komatsu 215 LC-3 Hybrid, che sta operando in Valle d’Aosta”.
Un escavatore Caterpillar 352F di DAF impegnato nella frantumazione secondaria
La corretta selezione dei materiali è alla base dei principi dell'economia circolare
Altra peculiarità aziendale è l’abbinamento operatore-macchina.
“È una caratteristica di Daf
puntare sui nostri operai - spiega il capo cantiere -. Così facendo sappiamo fin dove ci possiamo spingere, decidiamo chi far lavorare in un cantiere o nell’altro. Poi, l’uso del Caterpillar 385 così come del Komatsu 450 con braccio lungo sono affidati ciascuno a
un solo e specifico operatore".
Per la riduzione volumetrica, DAF ha utilizzato frantumatori NPK
"In questo modo, l
’addetto custodisce la propria macchina e partecipa ai piani di manutenzione. Al minimo rumore sa individuarne il motivo e ha carta bianca per il fermo macchina. In Daf è l’
operatore che ha in mano la gestione operativa del mezzo”.
E per l’assistenza come fate?
“Seguiamo un
programma di manutenzione che procede in base al monte ore lavorate. La manutenzione interviene secondo i vari step. In caso di avaria abbiamo un
meccanico sempre presente, mentre in caso di fermo se ne occupa l’assistenza con le sue filiali e le officine autorizzate. Per ogni evenienza abbiamo anche delle
macchine di riserva. Non possiamo permetterci il fermo-macchina”.
Sono nove i fog cannon utilizzati da DAF per garantire il completo controllo delle polveri generate dagli interventi di demolizione dei padiglioni della Fiera di Genova
Una cosa che balza all’occhio nonostante le dimensioni del cantiere, riguarda l’
alto numero di cannoni che sparano acqua nebulizzata per contenere la diffusione delle polveri.
“Siamo in riva al mare. Qui, il vento cambia tre volte al giorno. Per questo, per
garantire condizioni di salubrità all’interno di un grande cantiere di demolizione come questo,
abbiamo posizionato nove cannoni. Oggi, terminato il grosso del lavoro, alcuni di questi sono disattivati. Ma nel pieno delle attività, funzionavano tutti contemporaneamente”.
Una dotazione che risponde alle
richieste del piano di monitoraggio imposto dal Comune contro la diffusione delle polveri, piano che prevede tre centraline nell’area di cantiere e due all’esterno”.
Lavorare in trasferta
Lavorare nel settore delle costruzioni, non solo è fatica, ma significa star lontano da casa diversi giorni e settimane. Una condizione non facile da accettare, soprattutto per i più giovani.
“Ho lavorato in Belgio e in altre imprese: a
star fuori di casa c’ho fatto l’abitudine"
Per rispettare il cronoprogramma concordato con il Comune di Genova, Daf ha lavorato in notturna
Ancora lavoro in notturna per DAF, questa volta con un escavatore cingolato Caterpillar 352F
Continua Scicolone: "Va anche detto che Daf, da questo punto di vista, è
attenta alle nostre esigenze: infatti, in trasferta facciamo un week end a testa."
"Al massimo sono
quindici giorni lontano dalla famiglia. Certo, stare in trasferta costa fatica, ma abbiamo il lavoro, uno stipendio sicuro, un’
azienda solida".
"I giovani? Sì,
non è facile trovarne. Però, qui, ad esempio, ha iniziato a lavorare con noi un giovane di Genova: bravo, sveglio, capace, che promette bene".
Conclude il capo cantiere di Daf sul cantiere di demolizione alla Fiera di Genova: "E poi, se chiedessimo a uno dei nostri operai più anziani 'cambieresti lavoro?'"
La risposta sarebbe scontata: 'no!'".