Passione e Concretezza

Uno dei settori industriali con i più bassi indicatori in fatto di produttività, redditività e soprattutto propensione all’investimento in tecnologie; non è un segreto per nessuno che il segmento delle costruzioni, pur essendo uno dei comparti trainanti dell’economia italiana (nel 2022 con 98,7 miliardi di euro rappresentava il 5,2% del PIL), è, per usare un gentile eufemismo, ‘estremamente conservatore’.

Nel settore delle costruzioni, le parole d’ordine più gettonate sono ‘non c’è niente da inventare’, ‘abbiamo sempre fatto così’. E poi non meravigliamoci che la produttività di questo segmento viaggia su livelli che, per citare l’immortale Giorgio Gaber: ‘nemmeno in Uganda…’.

Siamo, quindi, sempre ben felici di visitare imprese, soprattutto nel settore infrastrutturale, che vanno controcorrente, ponendo l’innovazione e la produttività, oltreché la sicurezza dei propri collaboratori in cantiere, al primo posto dell’agenda di investimenti.

In questo caso siamo andati a Mapello, in provincia di Bergamo (da sempre terra di möradùr) per incontrare il CFO di >>Sangalli<< , [Raffaella Donghi], e per parlare con lei degli ultimi investimenti in innovazione (e di quelli che bollono in pentola per il prossimo futuro).

Raffaella Donghi

Raffaella Donghi, CFO di Sangalli
Lo spunto è quello di conoscere meglio il nuovo sistema di gestione del personale e del parco macchine che Sangalli ha da un anno (e con successo) implementato, sviluppandolo in collaborazione con una dinamica società di software milanese, la >>Tech Gap Italia srl<< .

Il segreto per chi continua pervicacemente a essere fuori dal coro? Curiosità, passione quotidiana per la propria impresa e, non ultimo, un senso di etica del lavoro che molto spesso viene dimenticato e sottovalutato. Valori che, come ci racconta Raffaella Donghi, il titolare e fondatore [Marco Sangalli] ha nel DNA e ha infuso, quasi per osmosi, nella propria azienda e tra i propri collaboratori.
La sede operativa di Sangalli

Dalla Bianchina fino ai 30 milioni di metri quadri di asfalto

Intervistiamo [Raffaella Donghi] nella sede di Sangalli a Mapello e ci facciamo raccontare la storia dell’azienda, per meglio capire le logiche che la portano ad investire ogni anno risorse importanti nell’innovazione tecnologica: “Sangalli Spa nasce nel 1979 per opera di [Marco Sangalli] che fonda l’azienda, giovanissimo (allora diciannovenne), con la madre sotto la ragione sociale originaria di Sangalli snc di Sangalli e Lanfranchi".
"All’epoca le normative lo consentivano e l’azienda parte con grande energia, ma con solo nel parco macchine una 500 Bianchina, un badile e una scopa. La copertura finanziaria? Le cambiali firmate da Sangalli con la garanzia della madre”.

“Le doti dell’imprenditore, per quanto giovane, sono già allora cristalline e velocemente l’azienda cresce con un paradigma ben preciso fondato su quattro pilastri valoriali che da subito sono stati alla base di ogni scelta: la qualità del lavoro, il rispetto delle persone, quello per le istituzioni e una fortissima propensione all’innovazione”.

Un'innovazione che è presente in tutti i suoi aspetti, dalle macchine operatrici ai processi aziendali

Prosegue [Donghi]: “Innovazione che è presente in tutti i suoi aspetti, dalle macchine operatrici ai processi aziendali, come ad esempio i sistemi di gestione. In questo senso va inquadrata la ISO 9001 già attiva in azienda dal 2001 e effettivamente applicata nella quotidianità aziendale per migliorare i nostri processi operativi, consentendo di gestire in maniera più snella e razionale un numero di persone che in quel periodo raggiungeva le 30 unità”.

Sottolinea [Donghi]: “Sulla base di questi pilastri è stata costruita la Sangalli di oggi: diamo lavoro a oltre 100 dipendenti, con un fatturato che sfiora i 40 milioni di euro, derivati soprattutto da appalti nel settore pubblico, ma anche da un nucleo di rapporti consolidati con realtà industriali private dei nostri territori che condividono i nostri valori".
"Questo polmone di clienti ci ha dato la possibilità, anche nei tempi più bui della crisi (2011-2012) di riuscire a mantenere la continuità aziendale, anche nella quasi totale assenza di gare di appalto pubbliche”.

“Il nostro core business da sempre sono gli asfalti (a oggi ne abbiamo stesi oltre 30 milioni di metri quadri); abbiamo attivato il primo impianto di produzione dell’asfalto nel 1993, quando la sede dell’azienda è stata spostata a Mapello (da Ambivere, inizialmente un terreno per lo stoccaggio delle macchine con una baracca di cantiere) a cui se ne aggiunto un secondo nel 2003”.
“Abbiamo continuato a perseguire una politica di controllo dell’intera filiera di produzione, in modo da poter garantire sempre la qualità dei nostri lavori (oltre ad assicurarci la materia prima senza dipendere dall’andamento del mercato), attivando l’impianto per la frantumazione degli inerti (attivo già nel 2000) e quello di produzione del calcestruzzo".
"Recente, infine, l’installazione dello sgranulatore del fresato che ci ha consentito di effettuare un importante salto di qualità, garantendoci di utilizzare il materiale recuperato nell’asfalto vergine, selezionando di volta in volta le granulometrie più adatte alla ricetta da produrre (l’intero impianto è connesso secondo i dettami dell’Industria 4.0), utilizzandole non solo negli strati di base, ma anche in quelli di usura”.

“Ci sono poi aspetti immateriali, ma che per noi sono fondamentali: innanzitutto investiamo moltissimo sui giovani, implementando quando possibile nuove metodologie come il lavoro agile e incoraggiando la formazione continua dei nostri collaboratori. Un altro aspetto a cui in Sangalli diamo molta importanza sono le tematiche ESG che ci vedranno pubblicare, per la prima volta, quest’anno il nostro Bilancio di Sostenibilità”.

“Ultimo tema: l’innovazione che si concretizza anche nel progetto Edinnova, una rete di imprese (oggi gli associati sono 13) per l’Innovazione della filiera dell’edilizia".

"All’interno di Edinnova, le imprese si impegnano a sviluppare attività di ricerca precompetitiva e di ricerca industriale ad alto contenuto tecnologico, così da accrescere la capacità innovativa, un aspetto per noi essenziale e che mettiamo a disposizione di tutte le imprese che vogliano mettersi in gioco per crescere assieme”.

Innovazione e Efficienza

Il tema dell’innovazione e della tecnologia sta molto a cuore a [Donghi] che ci tiene a sottolineare come: “Continuiamo a investire importanti risorse (anche cercando i contributi esterni che arrivano da bandi e finanziamenti italiani e europei) nell’evoluzione tecnologica all’insegna dell’incremento di produttività, efficienza e sicurezza, tre parametri che, torno a ripeterlo, sono davvero nel DNA dell’azienda”.
Continua [Donghi]: “Due esempi su tutti? Un progetto per sviluppare un sistema di intelligenza artificiale che ci aiuti nella valutazione dei cantieri e nell’ottimizzazione delle risorse. Partito un anno e mezzo fa, il progetto mira a ‘clonare’, per quanto possibile, l’esperienza di Marco Sangalli sui lavori di asfaltatura".

"L’obiettivo è quello di mettere a punto un sistema esperto in grado di valutare, sulla base di un data base di cantieri in continuo aggiornamento (caratterizzati da un rating di difficoltà incrementale), le necessità logistiche e la gestione di personale e mezzi. Il nostro obiettivo è formare un sistema in grado di suggerire la configurazione il più efficiente possibile su ogni nuovo cantiere".

"Ovviamente non riprodurremo mai l’intuito di Sangalli, ma siamo convinti che il sistema, una volta messo a punto, ci potrà aiutare molto dal punto di vista della produttività aziendale. Da un sistema in fase di sviluppo a uno già poeticamente operativo. Il secondo esempio è il sistema gestionale automatizzato TOM, sviluppato in collaborazione con Tech Gap Italia, dedicato all’assegnazione del personale ai cantieri".
"Il punto di partenza era un sistema assolutamente tradizionale: ogni sera i responsabili si incontravano e, davanti a un grande foglio di carta, componevano le squadre e i relativi mezzi assegnandoli ai vari cantieri attivi il giorno successivo”.

“Anche la raccolta dei rapportini di lavoro era assolutamente cartacea: ognuno dei nostri 80 collaboratori compilava il documento a mano, indicando tutti i dati richiesti (partenza dalla sede, arrivo in cantiere, presenza dei DPI, ecc), e lo consegnava all’Ufficio Logistica (che effettuava un primo screening, caricando i mezzi utilizzati in un foglio di Excel con il cantiere assegnato), per passare poi all’Ufficio Analitica che caricava le ore del personale sulla commessa corretta, passando infine la palla all’Ufficio del Personale (ore lavorate, chi ha guidato, tipo di orario). Un lavoro immane, soggetto a errori umani, che si ripeteva ogni giorno”.
“Abbiamo quindi deciso di sviluppare un sistema in grado di semplificare e, fattore non da poco, ridurre la possibilità di errore. Chiarito quello che volevamo fare, abbiamo individuato in Tech Gap Italia il partner corretto, e abbiamo comunicato loro le nostre esigenze (in primis il nuovo sistema doveva dialogare con il nostro personale, dato che anagrafiche sono caricate)”.
Gestione operativa degli interventi sull'app TOM
“Immediatamente è emerso che il sistema di inserimento dati da parte dei nostri dipendenti avrebbe dovuto essere estremamente semplice e intuitivo. Ci siamo quindi orientati verso un sistema di ‘drag and drop’: da un elenco individuo la scheda del dipendente e la ‘trascino’ sulla scheda della commessa, assegnando la risorsa (anche le macchine operatrici) a quel cantiere".

"Il sistema in questo modo non solo assegna la persona al cantiere, ma immediatamente elimina la scheda da quelle del personale disponibile (azzerando di fatto errori di doppia assegnazione, che prima erano ricorrenti). Stesso discorso di indisponibilità è previsto per le persone in malattia: una volta caricato il certificato la relativa scheda risulta non disponibile per tutta la durata della malattia (il sistema vale anche per le ferie o per i mezzi in manutenzione).

“La generazione dei rapportini è stata enormemente semplificata dal sistema ideato in collaborazione con Tech Gap Italia".

"Tutti i nostri dipendenti hanno un app installata sul proprio smartphone: una volta arrivati in cantiere, timbrano l’entrata (l’app è georeferenziata) e alla fine del turno l’uscita, rispondendo ad alcune semplici domande che il sistema pone loro, quasi tutte con risposta si/no (esempio: hai guidato? I DPI erano disponibili e operativi? Hai fatto rifornimento ai mezzi. Se si quali?)”.

“Le risposte confluiscono in un unico DB e vengono visualizzati in un’apposita dashboard che il giorno dopo l’Ufficio Logistica verifica per eventualmente completare e correggere i dati”.
Gestione operativa degli interventi sull'app TOM
“Il risparmio dei tempi che lo strumento ci garantisce? L’ufficio Logistica conclude oggi le verifiche alle 7.30 del giorno successivo (prima erano le 10.30) e alle 9.00 tutti i costi sono già imputati alle varie commesse attive, il tutto praticamente senza errori”.

Si è trattato per noi di un cambio epocale nella gestione del personale, un cambio che, a un anno dalla sua attivazione, ci ha consentito di valutare un risparmio sui costi di personale e su quelli di gestione materiale (carta, altre spese) di oltre 75.000 euro, liberando tra l’altro i nostri uffici per lavorazioni a più alto valore aggiunto

Conclude [Donghi]: “Abbiamo apprezzato la disponibilità di Tech Gap Italia e del suo titolare [Mirco Sozzi] a mettersi in gioco per sviluppare insieme un prodotto che, pur avendo le competenze tecnologiche, loro non avevano mai messo a punto per il nostro settore. Non solo: abbiamo anche apprezzato la loro serietà e la loro trasparenza. Mi spiego meglio: essendo davvero tailor made, l’applicazione era veramente una novità per loro e non ne hanno mai fatto mistero. Siamo cresciuti insieme e, a un anno di distanza, devo dire che siamo assolutamente soddisfatti del ritorno delle risorse investite”.

Tecnologia al servizio della Produttività

Avvalorando quanto la Donghi sopra espone, [Mirco Sozzi], titolare di Tech Gap Italia, aggiunge: “La stretta collaborazione con il team di Sangalli ha generato uno scambio reciproco di proposte e idee che ci ha permesso di progettare una soluzione digitale, semplice ed intuitiva, perfettamente aderente al tessuto tecnologico esistente ed in grado di rispondere e soddisfare le principali esigenze espresse, migliorando complessivamente la produttività aziendale”.

Mirco Sozzi

Mirco Sozzi, Amministratore Delegato di Tech Gap Italia
TOM, infatti, accessibile da desk, tablet e mobile, ha permesso, da subito, il controllo e la gestione quotidiana delle squadre di intervento, dei mezzi e strumenti di lavoro impiegati su commesse e cantieri - pianificazione di breve periodo -, la timbratura geolocalizzata degli addetti, la generazione di report, il monitoraggio dei costi di commessa grazie all’integrazione con il software di controllo di gestione aziendale.

L’applicazione, cresciuta nel corso della collaborazione con Sangalli, prevede anche una gestione strategica delle commesse con la funzionalità di pianificazione a medio-lungo periodo: attraverso una visualizzazione GANTT è, infatti, possibile visualizzare le attività già programmate, indicarne l’importanza o il livello di criticità, assegnare le squadre e/o singoli addetti, mezzi e fornitori.
Gestione operativa degli interventi sull'app TOM
Nata come un’idea e sviluppata tailor made per rispondere ad un’esigenza dell’azienda Sangalli, l’applicazione oggi è divenuta un vero è proprio prodottoTOM App – integrabile con tutti i principali software aziendali e scalabile su realtà di diverse dimensioni – da quelle più grandi alle medio-piccole – e operanti in settori differenti.