Presentato al pubblico lo scorso anno all’edizione 2022 di Zootecnica presso la Fiera di Cremona, FAST è un acronimo destinato a diventare una sorta di brand nelle intenzioni dell’impresa >>Carba<< di Soncino (Cr), punto di riferimento per pavimentazioni stradali e di circuiti, ma molto attiva anche nelle opere “dal suolo in giù” per aziende agricole del territorio.
Le quattro lettere identificative del progetto rappresentano le iniziali delle parole Futuro, Acqua, Storia e Terra: il vocabolario di base di un settore dalle antiche tradizioni che si è molto evoluto nel corso degli anni, non solo nella dotazione tecnologica ma anche e soprattutto nella progettualità di impresa.
A questa nuova generazione della zootecnia, la divisione Carba Agri si è attrezzata per offrire un pacchetto chiavi in mano in grado di garantire costi e tempi di realizzazione certi: due parametri estremamente preziosi per allevatori che hanno la necessità di turbare il meno possibile le condizioni di vita e i cicli produttivi degli animali.
Le opere coperte da FAST includono sottoservizi e reti, pavimentazioni in calcestruzzo, strade bianche, bitumi speciali, calcestruzzi drenanti per invarianza idraulica, e tutta una serie di elementi prefabbricati prodotti nell’impianto di Soncino. Ma il vero elemento distintivo, emerso dai tre casi analizzati di seguito tra le provincie di Brescia e Cremona, è il controllo esercitato sulle opere tramite processi certificati, un’unica regia e l’autonomia dell’azienda per le forniture di calcestruzzo e ferro.
I prefabbricati di calcestruzzo di Carba posti nell'azienda agricola Pelizzari Aquilino
Società agricola Tedioli: pavimentazioni in piastra unica per 180mila polli
La Società agricola[Tedioli Luigi]e [Silvio di Offlaga] (Bs), proveniente da una lunga tradizione familiare di produzione cerealicola destinati ad allevatori, ha deciso di creare a propria volta un allevamento avicolo da 170-180mila polli a ciclo.
Luigi Tedioli
Luigi Tedioli, Titolare con il fratello della Società agricola Tedioli
La pavimentazione traspirante e omogenea in calcestruzzo
“È il tipo di allevamento che permette di ‘trasformare’ di più le risorse impiegate” spiega [Luigi Tedioli], succeduto al padre alla guida dell’azienda insieme al fratello [Silvio Tedioli] nel 1995, e già affiancato dalla generazione successiva cui verrà affidata la nuova attività. “I polli hanno un ciclo di vita molto più breve rispetto a quello dei bovini o dei suini”. Quelli allevati nella nuova area saranno forniti da Amadori in base a un contratto di soccida, una formula molto diffusa nel settore zootecnico.
Il tasto dolente è rappresentato dai tempi molto lunghi dell’iter approvativo. “Le prime considerazioni in merito risalgono addirittura a una decina d’anni fa” sorride [Tedioli].
“I primi quattro se ne sono andati nella ricerca di terreni adatti all’allevamento avicolo, un processo non facile nell’area bresciana per via dei requisiti molto stringenti, a cominciare dal distanziamento richiesto per motivi sanitari da altri allevamenti di qualsiasi genere”.
Le realizzazione
Carba ha realizzato i movimenti terra e la stabilizzazione, fornendo anche calcestruzzo e armature per le fondazioni destinate alle quattro strutture prefabbricate dei capannoni.
Nel 2017 è arrivato il parere favorevole dell’ATS. “Da allora, purtroppo, la burocrazia ci ha costretti ad attendere sei anni per poter iniziare i lavori”.
Sull’area di 8200 m2 complessivi, Carba, scelta da [Tedioli] dopo la referenza positiva di un collega del territorio, ha realizzato i movimenti terra e la stabilizzazione, fornendo anche calcestruzzo e armature per le fondazioni destinate alle quattro strutture prefabbricate dei capannoni.
“Abbiamo sviluppato insieme un programma” racconta il titolare “a cominciare dalla preparazione del fondo, che ha consentito di ottenere la completa praticabilità delle piste di accesso anche in caso di pioggia, in tempo per la stagione invernale”.
Si è cercato di pavimentare solo dove necessario per ragioni igieniche, puntando sulle strade bianche per gran parte della viabilità interna. La terra risultante dagli scavi per la realizzazione delle sottofondazioni e, successivamente, delle fondazioni, è stata riportata lungo i lati delle piste, per essere poi ricollocata a fine lavori.
Le pavimentazioni in calcestruzzo realizzate da Carba sono di due tipologie: con presenza di fibre rinforzanti e con rete elettrosaldata.
“Si tratta di un aspetto molto importante per questo tipo di allevamento” spiega [Tedioli].
“Sia Amadori che la ditta incaricata di realizzare le strutture avevano richiesto un pavimento traspirante e omogeneo, da realizzare col minor numero possibile di giunti o interruzioni".
"In accordo con Carba e seguiti in tutte le fasi dal suo tecnico di cantiere, abbiamo deciso di realizzare un pavimento in piastra unica da circa 2000 m2, con finitura al quarzo. Non è qualcosa che si vede spesso, a maggior ragione con questo livello qualitativo”.
Il committente si è detto soddisfatto del risultato: “Se prendiamo una delle pavimentazioni già ultimate, anche esaminandola in modo minuzioso, non troveremo una singola crepa”.
Un unico appoggio sismico
L’intero ciclo di lavorazione della piastra di ogni capannone, che con gli elementi longitudinali in cui vengono annegati i pilastri della struttura forma un unico appoggio sismico studiato appositamente dagli ingegneri, è stato completato in circa 3 giorni.
[Luigi Tedioli] ha tenuto una sorta di diario fotografico giornaliero del cantiere: “Carba ha iniziato a lavorare qui il 4 gennaio. Ho calcolato che nel giro di due mesi la maggior parte delle opere affidate a loro erano già state completate in base alla timeline e al progetto delle fondazioni ricevuti dalla ditta incaricata dei montaggi: sono colpito della loro organizzazione”.
Grandi numeri e rispetto dei tempi per un allevamento bovino da top 5
A Bottaiano di Ricengo (Cr), presso l’allevamento bovino dell’Azienda agricola Pelizzari Aquilino, abbiamo scoperto una storia aziendale e familiare di oltre cinquant’anni, che dai 15 animali del suo fondatore ha raggiunto la quota attuale di 1500 vacche in produzione e 3000 animali complessivi.
L'Azienda agricola Pelizzari Aquilino vista dall'alto
Un ambizioso programma di ampliamento in tre fasi, le cui opere sono state affidate a Carba, punta sull’automazione e su cicli produttivi sempre più rapidi e meno energivori, con l’ausilio di un impianto fotovoltaico da 140 kW.
La realizzazione
Carba si è occupata della realizazzione delle opere che includevano tutti gli scavi relativi a rete elettrica, pompe dei liquami, collegamenti della nuova stalla, collegamenti tra stoccaggi biogas e nuova vasca, fognature e invarianza idraulica.
“La collaborazione con Carba è nata circa cinque anni fa con la fornitura di elementi prefabbricati” racconta [Alain Pelizzari], titolare insieme ai fratelli [Diego Pelizzari], [Massimiliano Pelizzari] e [Omar Pelizzari].
Alain Pelizzari
Alain Pelizzari, Titolare assieme ai fratelli dell’Azienda agricola Pelizzari Aquilino
“Un rapporto cresciuto fino a diventare molto importante per noi, grazie a un’efficienza e a un rispetto delle tempistiche davvero difficili da trovare. [Mauro Carminati] e i suoi collaboratori conoscono molto bene il nostro settore. Per noi hanno realizzato anche degli interventi di ripristino in campagna, con la posa di nuove canalineirrigue: un altro ambito per cui, da quanto so, sono molto considerati”.
Prefabbricato in calcestruzzo
La superficie complessiva su cui è intervenuta Carba presso l’allevamento di Bottaiano - tra i primi 5 di Italia nel settore bovino, spiega [Pelizzari] - è di 22mila m2. Nel pacchetto delle opere rientrano anche tutti gli scavi relativi a rete elettrica, pompe dei liquami, collegamenti della nuova stalla, collegamenti tra stoccaggi biogas e nuova vasca, fognature e invarianza idraulica.
Il primo problema risolto, in ogni caso, è stato quello delle trincee di stoccaggio per il silomais destinato agli animali.
“Nell’estate del 2021 avevamo bisogno urgente di realizzarne due della lunghezza di 50 m, e Mauro è stato l’unico in grado di garantire il completamento delle opere a 20 giorni dalla firma del contratto".
"Dopo l’ulteriore accordo per una vasca di stoccaggio liquami da 6900 m3 e una terza trincea, abbiamo affidato a Carba l'intero pacchetto dei lavori interni relativi alla stalla da 4800 m2per circa 780 animali, dalla movimentazione terra all’assistenza per i collegamenti.
L’impresa di Soncino si è occupata anche di tutte le pavimentazioni in calcestruzzo, da quelle al quarzo nelle aree di stoccaggio delle trincee a quelle appositamente rigate per evitare il pericolo di scivolamento degli animali.
[Pelizzari]: “Sono riusciti a consegnarmi la stalla nel giro di 7- 8 mesi, nel corso dei quali abbiamo potuto contare anche sulla presenza costante del geom. [Flavio Mazza] di Carba, molto preparato in materia di strutture zootecniche e in grado di curare ogni dettaglio importante della stalla e della stessa vasca”. In quest’ultima, spiega, viene stoccato per 110 giorni il liquame fresco dopo essere stato digerito dall'impianto di biogas.
“La Direttiva Nitrati ci impone di avere almeno sei mesi di stoccaggi, pari al 40%, ma con l’aggiunta di questa nuova struttura siamo intorno al 50%. Fare zootecnia oggi, su allevamenti di questa dimensione, non può prescindere da un uso responsabile dell’energia”.
L’ultima fase del rinnovamento e ampliamento porterà alla realizzazione entro l’estate 2023 di una nuova giostra per mungitura da 72 poste all’interno di un capannone di 1000 m2 ca., per cui Carba si occuperà di scavo, resine, anello di supporto e pavimenti. “Entro fine agosto il lavoro sarà terminato” commenta [Pelizzari]. “Per ottenere un risultato come questo occorre un'azienda di grande efficienza, e mi sento di dire che Carba lo è”.
Calcificazione, 6 capannoni e 2 cisterne biogas per un allevamento da 8000 maiali
Fra le più importanti realtà della provincia cremonese nel settore dell’allevamento e strutturata su numerosi centri produttivi, Aziende Avogadri con sede a Soncino (Cr) gestisce in autonomia l’intera filiera dell’allevamento di suini, fornendo capi per il circuito DOP del prosciutto di Parma e San Daniele.
Dopo aver acquisito la Società agricola Sabbionara di Casteldidone (Cr), per ampliarla e trasformarla in uno dei suoi allevamenti da ingrasso di esemplari già svezzati provenienti dalle scrofaie, il titolare [Francesco Avogadri] ha scelto ancora una volta Carba come partner per movimenti terra, stabilizzazioni, forniture di calcestruzzo e ferro destinate al massiccio ampliamento.
Francesco Avogadri
Francesco Avogadri, Titolare Aziende Avogadri
“La percezione di attività come la nostra è sempre influenzata da molti preconcetti” racconta, sottolineando invece la familiarità che spesso hanno gli allevatori di suini, polli e bovini con misure di economia circolare, contenimento dei consumi di acqua e uso di fonti rinnovabili. “Il PNRR finanzia quasi 2 miliardi di euro per biometano prodotto da reflui di provenienza agricola” prosegue [Avogadri].
“Ma pensiamo anche al fotovoltaico: chi più di noi ha a disposizione importanti superfici di copertura dove alloggiare pannelli?”
A Casteldidone (Cr) è previsto infatti un impianto da 200 kW, i cui pannelli verranno distribuiti tra la copertura del nuovo edificio cucine e la vicina falda di una delle stalle preesistenti.
“Nel 2019, quando l’abbiamo acquisito, questo si presentava come un piccolo allevamento da 2600 suini distribuiti in due capannoni” spiega [Avogadri]. “Col progetto di ampliamento, che porterà la capienza a oltre 8000 capi e prevede anche una serie di misure per la mitigazione dell’impatto ambientale, visivo e odorifero, abbiamo deciso di aggiungere altri 6 capannoni con una cucina e due cisterne per lo stoccaggio di liquami alle due preesistenti”.
L’area presenta condizioni ottimali per l’allevamento suinicolo da ingrasso, col necessario distanziamento da altri tipi di allevamenti e dal centro abitato, e un terreno non vulnerabile ai nitrati, adatto quindi a ricevere la quantità di reflui prevista da un’attività come questa.
“Per i lavori c’erano diverse soluzioni e proposte sul nostro tavolo” ricorda [Avogadri]. “Avremmo potuto rivolgerci ad altri per i classici interventi di sbancamento e riempimento con riciclati o ghiaia, ma abbiamo preferito scegliere [Mauro Carminati] che ci proponeva il metodo di calcificazione, qualcosa che solo lui è in grado di offrire. Lo scopo era quello di muovere la minor quantità possibile di terreno, in considerazione dell’elevato contenuto di sabbie argillose e argille sabbiose che lo rendeva estremamente morbido”.
La parte di opere affidate a Carba è destinata a concludersi entro l’estate 2023, ma con Aziende Avogadri si sta già parlando di una nuova collaborazione su un progetto a Soncino, di cui al momento dell’intervista è appena stato avviato l’iter approvativo.
Agricoltori che sono imprenditori: il rapporto di Carba con la committenza
Il CEO di Carba [Mauro Carminati] mostra soddisfazione per l’andamento del progetto FAST sulle tre realtà che siamo andati a scoprire, ma anche per il rapporto che si è creato con i rispettivi titolari.
“[Luigi Tedioli] era un nuovo cliente” racconta. “Con lui è stata decisiva la fase contrattuale, in cui gli abbiamo fatto capire l’importanza di avere un general contractor che si occupasse del completamento della commessa dall’inizio alla fine”.
Mauro Carminati
Mauro Carminati, CEO di Carba srl
Qual è invece il primo aspetto che ha colpito favorevolmente [Alain Pelizzari]? [Carminati]: “Il rispetto del preventivo e anche delle tempistiche dei lavori, fondamentale per chi fa zootecnia a questo livello. La stalla di cui ci ha affidato successivamente la realizzazione è stata una sfida anche per noi, essendo la prima di ambito bovino nella nostra storia”.
Con [Francesco Avogadri] c’è una partnership ormai consolidata: “Si tratta di un interlocutore attento, un imprenditore della mia stessa generazione, che non si limita a cercare il risparmio economico sui lavori nell’immediato, ma compie delle scelte lungimiranti".
"Ha richiesto subito i nostri calcestruzzi, che considera importanti per la vita utile delle stalle, e ci tiene in grande considerazione per ogni consiglio tecnico”. Dalle parole di [Carminati] emerge l’orgoglio di lavorare per committenti che rappresentano eccellenze non solo lombarde, ma in alcuni casi anche italiane.
“Non si tratta più semplicemente di agricoltori, ma di imprenditori nel senso più ampio del termine, che hanno compreso l’importanza delle condizioni di vita dell’animale e del loro impatto positivo sulla produttività”.