In equilibrio tra sicurezza e funzionalità

L’Italia è la nazione (ce la giochiamo con la Cina) con il maggior numero di edifici dichiarati Patrimonio dell’Umanità. Non basta, ogni nostra cittadina, per quanto piccola, racchiude tesori preziosi in fatto di architettura e urbanistica.

Poi ci sono le gemme rare, appunto i monumenti Patrimonio dell’Umanità: da San Pietro a Roma al Palazzo ducale di Firenze, dalla Reggia di Venaria fino ai Sassi di Matera: l’elenco è sterminato e comprende anche molti monumenti di Firenze. La città toscana praticamente a ogni angolo ha un capolavoro dell’architettura, della scultura e dell’arte in genere.
Parliamo di un patrimonio incommensurabile, invidiato da tutto il mondo, ma che è anche fonte di grandi responsabilità; i Monumenti vanno protetti, restaurati, manutenuti e gli interventi devono essere di altissimo profilo tecnico e operativo: da una parte bisogna lavorare scongiurando eventuali danni ai monumenti stessi e, dall’altra occorre farlo dando la possibilità ai turisti di tutto il mondo (e agli abitanti delle città) di continuare ad ammirarli.

É proprio su uno di questi cantieri, dove operatività e accessibilità formano un binomio indissolubile che vogliamo portarvi oggi, accompagnati da >>Layher<< , specialista tedesca nel settore dei ponteggi.

Il luogo dove ha inizio l’Ordine Francescano

Siamo a Assisi, dove, all’interno della Cattedrale di Santa Maria degli Angeli, sorge la Porziuncola, uno dei luogo francescani più importanti, dato che secondo la tradizione questa è la chiesa in cui San Francesco ebbe la vocazione e accolse Santa Chiara e i primi frati del suo ordine.

Prevenire e fortificare

Edificato intorno al IV-V secolo d.C., è stato poi preservato con la costruzione di Santa Maria degli Angeli, la cui cupola che la sovrasta è oggetto assieme all’intera chiesta di importanti lavori di messa in sicurezza sismica, consolidamento strutturale e restauro conservativo.
I lavori saranno eseguiti grazie a un finanziamento pubblico istituito dal commissario straordinario per la ricostruzione dei danni del sisma 2016. Iniziati nell’aprile 2023, hanno una durata prevista di 14 mesi, in modo da concluderli prima dell’apertura della porta Santa che inaugurerà l’Anno Santo 2025.

Impresa incaricata delle opere è la >>Impresa di Costruzioni Lunghi<<  di Assisi su commissione della Provincia Serafica di San Francesco d’Assisi dei Frati Minori di Umbria e Sardegna,

Il costo è di 7.621.410 euro per la basilica, 1.500.000 euro per il campanile e 1.053.000 euro per il consolidamento e messa in sicurezza dei dipinti murali delle cappelle laterali, dell’altare di San Pietro in Vincoli e di parte della facciata laterale.
La forma complessa della crociera ottagonale ha richiesto un’attenta programmazione delle opere provvisionali da parte dell’impresa incaricata del montaggio, la >>Edilcomit<< , che si è avvalsa del ponteggio ad elevata flessibilità Allround di Layher: la tecnologia multidirezionale del ponteggio è certamente la più adeguata tra le alternative sul mercato, in termini di materiale e posa in opera, permettendo di ridurre al minimo i tempi di montaggio e smontaggio.
Inoltre la richiesta della committenza era quella di lasciare accessibile e visibile ai fedeli la Porziuncola; richiesta pienamente in linea con le logiche industriali di Layher riassunte anche nello slogan “Più possibilità. Il Sistema di Punteggio” che sottolinea come le loro soluzioni provvisionali siano estremamente versatili e consentano soprattutto di evitare la chiusura di edifici storici, chiese e musei, permettendo al luogo di rimanere in sicurezza facendo proseguire il via vai di visitatori ed in alcuni casi, di incrementare addirittura le visite.

Flessibilità, sicurezza e spazio per lavorare

Come sottolineavamo, il sistema di ponteggiatura Allround si è dimostrato una soluzione flessibile, che consente agli operatori che si occupano del restauro di lavorare in modo agevole e sicuro su tutti i lati del monumento da restaurare. Bisogna poi tener presente che, per caratteristiche strutturali proprie del battistero, questo ponteggio può essere completato eseguendo pochi ancoraggi sulla storica struttura muraria della chiesa.
In questo contesto di estremo valore storico-architettonico, l’elevata qualità di componenti e soluzioni strutturali si possono apprezzare al massimo della loro espressione: le pedane di lavoro sono realizzate utilizzando le tavole con struttura zincata a caldo (quindi non elettrozincate o in legno), che consentono di ottenere un piano ad alta aderenza al piede, robusto e facilmente fissabile in modo sicuro.

Per i restauri dell’interno, invece, la committenza ha preteso un cantiere aperto che rendesse accessibile l'intera superficie per rendere visibili ai visitatori le pareti ed addirittura garantendo l’affluenza in sicurezza dei visitatori sul ponteggio.

In questo caso Layher ha realizzato un ponteggio che porta una prima piattaforma a 32 metri di altezza (con diametro di 21 m e area di 286 m2), da lì il ponteggio prosegue verso l'alto raggiungendo un'altezza massima di 60 m.
La colonna portante è stata realizzata con il ponteggio multidirezionale Allround, che accoglie le scale per i tecnici e operatori e consente di trasferire i carichi a terra nella parte "piena" del pavimento.

Circa un quarto del carico del ponteggio è portato dalle travi Flex di 28 cm che possono essere montate in spazi ristretti, con trasferimento del carico sul cornicione della cupola.

In parallelo Edilcomit ha posato una scala in alluminio che consente ai lavoratori di accedere in assoluta sicurezza all'altezza massima. In questo modo i visitatori possono ammirare scorci impensabili che non potranno più essere visti per altri cent’anni.

Qualche numero?

Il peso complessivo della struttura colonna ascensore, piattaforma e ponteggio cupola arriva a 132.000 kg, mentre il peso della struttura di protezione della Porziuncola è di16.000 kg.

Cupola e ponteggio: due opere di estrema maestria

Ma torniamo alla nostra visita.
La Cupola della Chiesa era stata danneggiata dal sisma del 2016: servivano interventi a livello della calotta del tamburo.

Nel corso delle indagini propedeutiche alla apertura del cantiere, era emersa l’impossibilità tecnica di montare un ponteggio ‘classico’ che avrebbe procurato interferenze statiche con le fondazioni della Porziuncola, la piccola chiesa situata all'interno della Basilica, annoverata tra i luoghi francescani più importanti del mondo.

Al di sotto del pavimento della chiesa principale sono, infatti, presenti dei vuoti che non avrebbero potuto sostenere il peso importante di una intelaiatura di ponteggio classica, Edilcomit e Layher insieme hanno ideato e realizzato quindi ponteggio sospeso, con un primo piano di lavoro a 28 metri di altezza che poggia su una porzione del muro portante che salendo chi rastrema progressivamente.

A questa quota è stata posizionata una piattaforma di protezione della Porziuncola, per tutelarla ulteriormente dalle cadute accidentali di materiale dall’alto.

La struttura quindi si eleva di altri 20 metri - l'altezza di imposta del tamburo - salendo ancora di altri 13 metri per andare a concludere la struttura a 63 metri di altezza, punto di stacco della la base della Cupola. In questo caso le travature a X di irrigidimento (400 cm di altezza con doppie diagonali) venivano assemblati sulla prima piattaforma per poi essere sollevati alla quota prevista dal progetto

Non è finita qui: da questa quota, il ponteggio si eleva per altri 15 metri all’interno della cupola, con un’attenta scalettatura del ponteggio per seguire la curva della cupola, raggiungendo un’altezza complessiva che sfiora gli 80 metri.

Il ponteggio che è realmente un’opera d’arte nell’opera d’arte, richiederà circa 5/6 mesi per il montaggio e lo smontaggio, senza interferire minimamente sul passaggio dei visitatori, consentendo di mantenere la basilica sempre aperta in assoluta sicurezza.

Un altro aspetto importante della struttura Layher è stato quello di creare ponteggi mobili di 25 metri, per installare le 6 catene centrali e quelle laterali, anche questi montati su ruote, che potevano essere di volta in volta spostati a mano.

Al centro (letteralmente) di Arte e Storia

A 30 metri di altezza, nella prima parte della nostra salita, sulla piattaforma al di sopra della Porziuncola, abbiamo chiesto al Direttore Generale di Layher, [Roberto Vesentini], di raccontarci cosa significasse intervenire all’interno di uno dei monumenti più belli ed iconici del mondo.

[Vesentini]: “Si tratta indubbiamente di una esperienza unica: nel caso della chiesa di Assisi abbiamo utilizzato il sistema di travatura ad alta portata che noi chiamiamo FW, e si basa su una serie di travi che vengono montate a terra, ognuna in diversi moduli per limitare il peso gravante sul pavimento, per poi essere sollevate alla quota di progetto con l’ausilio di piattaforme aeree elettriche con cingoli in gomma antitraccia e li assemblate nella loro configurazione definitiva: per mantenere il più leggera la struttura abbiamo effettuato accurati calcoli preliminari, ma siamo stati anche facilitati dal fatto che tutti i nostri elementi di pedana sono prodotti in acciaio zincato a caldo con superficie antisdrucciolo forata, e sono quindi particolarmente leggeri rispetto ad altre soluzioni sul mercato”.
Continua [Vesentini]: “Una volta attestati al primo livello abbiamo realizzato una piattaforma composta da travi, messe a punto appositamente per questo intervento, che portano 80 kg a metro quadro, dopodiché abbiamo montato il ponteggio che viene portato in parte dal cordolo del tamburo, ma soprattutto del muro laterale e da lì si è saliti fino al primo livello. Allo stesso modo si è edificato il secondo ponteggio fino alla cupola.

In questo modo siamo riusciti a mantenere il monumento aperto al pubblico, un aspetto fondamentale in questo tipo di strutture che hanno bisogno di una costante manutenzione visto il loro enorme valore non solo artistico, ma anche religioso (intervenire con i sistemi tradizionali vorrebbe dire chiudere ogni volta i luoghi)

Sottolinea [Vesentini]: “All’interno della Chiesa di Assisi si è utilizzata una nuova soluzione, più economica, per la realizzazione di piattaforme e passerelle di luce elevata, il Sistema Allround FW la cui struttura base della trave è composta da tre componenti, collegabili tra loro con appositi perni: il montante Allround FW, il resistente corrente Allround FW per realizzare il profilo superiore e inferiore della trave, e la diagonale Allround FW di lunghezza regolabile”.

“Il disegno modulare del sistema Allround FW garantisce non solo diverse altezze, larghezze e lunghezze della trave, ma anche vantaggi di trasporto e assemblaggio; e grazie alla connessione priva di bulloni e alla maneggevolezza dei singoli componenti permette l'installazione a sbalzo della trave”.
Conclude [Vesentini]: “Caratteristiche che, come abbiamo visto, anche grazie alla competenza di montaggio dimostrata da Edilcomit, sono risultate vincenti in questo cantiere. Sottolineo anche come il contributo di Lahyer sia iniziato sin dall’impostazione iniziale del progetto con l’impiego del software SIM (Scaffolding Information Modelling) per la digitalizzazione del ponteggio a favore di una maggiore sicurezza e redditività”.

“Alla professionalità dei tecnici Layher, inoltre, è stato affiancato il software Layplan Cad, che ha permesso lo studio dell’opera provvisionale monitorando pesi e interferenze della basilica: sono stati così ridotti al minimo integrazioni successive, ritardi di montaggio e aggiustamenti in corso d’opera, ed è stata incrementata la sicurezza del cantiere stesso”.