Immaginare il futuro? Insieme si può!

Spesso ci si incontra, si parla, si scambiano opinioni, ma difficilmente si ha abbastanza tempo per sedersi ad un tavolo e confrontarsi, per crescere, migliorare, allearsi, discutere...

Questo è invece ciò che da diversi anni organizza goWEM! attraverso Aequinoctium, una giornata di dialogo fra i protagonisti della filiera delle costruzioni con particolare attenzione alla contaminazione fra segmenti produttivi complementari.

Produttori, noleggiatori, fornitori di componentistica, Università e imprese, a Aequinoctium è rappresentata l'intera filiera delle costruzioni
Favorire, implementare e alimentare o semplicemente stabilire un contatto fra decision maker di imprese, noleggiatori, produttori di macchine e materiali, operatori del cantiere, fornitori di credito, professori universitari e figure istituzionali con l'obiettivo di facilitare un "pensiero laterale" in grado di produrre soluzioni e approcci innovativi.

E' vero, esistono le associazioni di categoria, ma Aequinoctium è altro.
Aequinoctium è un tink tank in cui è il confronto a essere promosso e privilegiato, anche fra concorrenti diretti che, in questa sede, "seppelliscono  l'ascia di guerra".
Aequinoctium vuole appositamente fare da trait d'union, per implementare la capacità di risposta alle esigenze del mercato delle costruzioni, delle infrastrutture e dell'industria.

Come riesce a farlo?
Promuovendo l'abitudine all'analisi di mercato come strumento fondamentale per l'impostazione di strategie di medio lungo periodo, in grado di adattarsi velocemente alle richieste del settore, per beneficiare per tempo delle possibilità implicite nel cambiamento, con un occhio sempre attento all'Europa, alla politica, alle istituzioni.

Silvano Lova

Direttore generale di goWEM!


Presieduto da Silvano Lova, direttore generale di goWEM! ed organizzato nel prestigioso Museo Nicolis, Aequinoctium 2019 ha visto la presenza di numerosi tra i principali esponenti del mondo dell'industria, delle costruzioni, dell'università, anche in concorrenza tra loro.

Due i momenti della giornata aperti da altrettante relazioni: la prima, ha voluto essere l’occasione per confrontarsi sulle prospettive e le dinamiche di un mercato che risulta di complessa e articolata analisi, con interessanti spunti di preoccupazione, soprattutto sulla seconda metà dell’anno; la seconda, sviluppata sulla base di numerosi colloqui con i partecipanti delle scorse edizioni, ha proposto una nuova chiave di lettura e azione volta alla massimizzazione e alla promozione di concetti legati alla Percezione della filiera delle costruzioni rispetto al mercato in generale e ai clienti finali in particolare.

Le prospettive di mercato 2019-20, criticità e scenari

Analizzando i Bandi in Italia, rispetto alle aree Nielsen, si evince che sono stati, nel 2018, in forte crescita, grazie anche alle grandi opere: la Lombarda la fa da padrona, segue l'Emilia Romagna.

I dati del 'prima 2008' non torneranno più, e di questo siamo tutti consapevoli, ma sta di fatto che lo scorso anno il 50% del fatturato è da attribuire alle infrastrutture, il resto all'edilizia, il restauro, la manutenzione.
La prima domanda provocatoria, posta dal chairman Silvano Lova, è stata :”serviva davvero il 'Reddito di cittadinanza' o si poteva continuare a spingere sulle infrastrutture e sull'edilizia, visto che i soldi erano arrivati? La risposta pare scontata!

IL 2019 PER TUTTE LE ASSOCIAZIONI, COMPRESA L'ANCE, E' UNA GRANDE INCOGNITA

Quindi nonostante i dati reali fotografino un andamento abbastanza positivo, in realtà anche gli imprenditori vivono nell'incertezza, dovuta all'andamento altalenante dell'eurozona, ai cambi di governo che mettono ogni volta in discussione tutto, all'ingresso di nuove tecnologie che in pochi, e in piccola parte utilizzano.


Questo va anche a discapito di come l'Italia viene vista dagli altri Stati: un 'Sistema Paese' inesistente, che risulta frustrante per chi in Europa ci lavora.

Noi stiamo vivendo una piccola esperienza estera in Ungheria, e stiamo cercando di capire le differenze. Abbiamo scoperto un mondo di lavorare diverso dal nostro Paese. Noi siamo un'impresa famigliare, con 50 dipendenti, e soffriamo le grandi aziende che fanno la voce grossa. Cosa possiamo fare? Dobbiamo cambiare rotta. Noi italiani cerchiamo sempre di bypassare le regole, piangendoci addosso. In Ungheria ci siamo accorti che ci sono regole ferree, chiare, precise; ma se le segui, i tuoi soldi, al termine del lavoro li prendi, cosa che in Italia non sempre accade, e questo stanca, preoccupa ed infastidisce, e ti porta a guardare altrove. A noi manca, un'integrazione delle professionalita. Non va mercificato il nostro lavoro!
Roberto Facchetti dell'omonima Impresa Edile


Cosa si può fare? Aequinoctium oltre a fare il punto sul mercato, si propone di indicare, soprattutto attraverso la discussione, soluzioni innovative che implementino l'efficienza dell'intera filiera, con attenzione a ogni sua parte (imprese, produttori, dealer, noleggiatori, fornitori). 


Luca Evangelista - direttore commerciale Volvo CE Italia

Come azienda svedese ci portiamo dietro tanta esperienza del Nord Europa, e questo è vero, Siamo abituati a vivere un quadro politico instabile, e oramai le nostre aziende si sono conformate a questa discontinuità. Dobbiamo smettere di piangerci addosso, perchè il potenziale c'è. Dobbiamo ripartire da noi!

Sono state 50 le figure apicali che hanno partecipato all'edizione 2019 di Aequinoctium
Il concetto e la riflessione che è emersa dai vari interventi (volutamente ne abbiamo inseriti solo due, la voce dell'impresa, la voce dell'imprenditore) e dall'analisi di mercato sono unanimi: sostanza: certo il mercato non è semplice, ma l'unico modo di superarlo è rimboccarsi le maniche, lavorare sui punti di debolezza per eliminarli e rafforzare i valori positivi che già esistono.

Meno piagnistei e meno colpe al cattivo di turno (Europa, Banchieri, mercato, ecc) e più innovazione.
Tutti insieme, con lo stesso obiettivo, si può fare meglio e di più!