Intervista al Presidente di ANCE Brescia, Massimo Angelo Deldossi
Prosegue il viaggio di goWEM! nel mondo delle ANCE provinciali, per un focus sul cambiamento in atto nella filiera delle costruzioni e nella professione degli imprenditori, sia a livello tecnologico e ambientale sia di rapporti con gli stakeholder.

La Lombardia è tradizionalmente un termometro importante delle trasformazioni e delle prospettive di questo settore, e questa volta facciamo tappa a Brescia, la cui >>ANCE<< è la seconda per importanza a livello nazionale dopo Milano.

[Massimo Angelo Deldossi] è ingegnere e amministratore unico di >>Deldossi srl<<, impresa storica del territorio con sede a Pompiano (Bs), e dal 2021 è Presidente di ANCE Brescia. Nella stessa occasione abbiamo intervistato anche il vicepresidente di ANCE Brescia, [Fabio Rizzinelli], a questo link potete leggere cosa ci ha raccontato.

All'attività associativa e a quella di imprenditore, come avremo modo di approfondire in diversi passaggi dell'intervista che ci ha rilasciato, Deldossi affianca ruoli in ambito normativo e formativo e un'attenzione particolare alla digitalizzazione.
goWEM!: Deldossi, la sua entrata in carica è di pochi mesi precedente all'inizio di un periodo segnato dalle difficoltà della pandemia, e anche per questo il suo mandato ha coinciso con un banco di prova importante per tutti gli associati e la filiera nel suo complesso: uno stress test che ha messo a dura prova il comparto delle costruzioni e non solo.

[Deldossi]: "Purtroppo è proprio così, di un vero e proprio stress test si è trattato, e possiamo solo sperare che giunga presto alla fine, visti anche gli scenari incerti a livello internazionale. Ma a prescindere dalle emergenze dell'ultimo periodo, veniamo da quindici anni in cui il settore si è completamente trasformato e abbiamo perso tanti associati: dal 2005 a oggi sono molte le imprese che non ce l'hanno fatta, per vari motivi che vanno da quelli strutturali a quelli economici".

La mia presidenza, in continuità con il mandato precedente, sta lavorando con decisione sull'aspetto della digitalizzazione delle nostre imprese sia per aumentarne la redditività sia per incrementare la sicurezza in cantiere con l'implementazione delle nuove tecnologie sui nostri macchinari [Angelo Deldossi]

"Il mio mandato nasce in continuità con quello precedente, all'epoca del quale ero presidente di >>ESEB<<, Ente che si occupa di sicurezza e formazione. Questo ci ha aiutati a comprendere la necessità di muovere qualche passo in avanti, principalmente in tre ambiti: digitalizzazione, formazione e controllo gestionale".

"Fortunatamente Brescia partiva da una situazione già virtuosa riguardo a sicurezza, ambiente e formazione professionale, ambiti nei quali si è resa necessaria solo qualche correzione di rotta. Mai come in questo periodo abbiamo visto entrare così prepotentemente la digitalizzazione nel nostro settore, con una grande quantità di software".

"Anche noi, come ANCE ed enti bilaterali, abbiamo dato il contributo da questo punto di vista col software Check, che nasce per eliminare la parte cartacea riguardante i cantieri".

"E non ci siamo fermati qui: abbiamo sviluppato il progetto "Smart Safety", premiato anche dal Cncpt (Commissione nazionale per la prevenzione infortuni l'igiene e l'ambiente di lavoro). Si tratta di dispositivi di sicurezza da inserire direttamente sui macchinari, ad esempio per lo stop automatico in presenza di persone. Inoltre, stiamo continuando a sviluppare un tema per noi molto importante che è quello dei controlli di legalità. La competizione nel nostro settore deve essere accesa ma leale".
L'attenzione all'ambiente e alla sostenibilità è tra le priorità del mandato di presidente ANCE Brescia di Massimo Angelo Deldossi
"Ci siamo mossi altrettanto in questi anni sul fronte ambientale, cercando di recepire i criteri ESG (Environmental Social and Governance) e declinarli in un modo che siano di aiuto al nostro settore e alle nostre imprese, seguendole come ANCE sempre più spesso nella redazione dei bilanci per quanto riguarda gli aspetti legati alla sostenibilità, e promuovendo tra l'altro una borsa di studio per un dottorato in ingegneria ambientale".

"Un altro tema, come dicevo, è quello del controllo gestionale. Gli associati necessitano di strumenti in questo senso, e noi stiamo cercando di fornirli. Proprio le condizioni estreme e talvolta emergenziali di cui abbiamo appena parlato, e in cui purtroppo ci è toccato operare negli ultimi anni, hanno portato ancora di più alla nostra attenzione l'importanza del tema".
Il controllo della gestione di cantiere richiede la digitalizzazione e la conoscenza in tempo reale di tutti i dati di cantiere
"Prendiamo la situazione attuale del caro prezzi: con una volatilità simile, senza efficaci strumenti di controllo delle aziende e delle singole commesse, il rischio per le imprese è davvero quello di 'ribaltare', come diciamo noi bresciani. Ma c'è anche un altro risvolto di questa esigenza di controllo, che riguarda l'amministrazione pubblica oltre che il sistema delle imprese private ".

"La particolarità del nostro settore, rispetto ad esempio a quello chimico, meccanico o dell'automotive, è che noi non ci confrontiamo solo col mondo privato, ma anche con quello pubblico, e questo comporta due ordini di problemi: il primo è che, se si tratta di opere pubbliche, noi interveniamo quando esiste già un progetto, su cui non sempre riusciamo a esercitare un controllo, anche a livello di costi; il secondo consiste nella complessità della procedura, con mille regole che costituiscono un ostacolo a modifiche e integrazioni, anche quando queste sono assolutamente legittime e condivisibili".

"È quindi fondamentale monitorare questi aspetti e creare una sottostruttura digitale che, all'aumento dei prezzi come sta avvenendo ad esempio per il ferro, renda possibile il reperimento di dati in automatico, contribuendo a dare risposte veloci e neutrali, al pari di quanto è stato fatto in altri paesi: non perché il settore si voglia arricchire, sia chiaro, ma perché queste iniziative sono necessarie per assicurarne la sopravvivenza".
Il segnale forte di ANCE Brescia sul fronte della digitalizzazione: il software Check per eliminare il cartaceo dai cantieri
goWEM!: Il mondo associativo è costretto quindi a proiettare costantemente lo sguardo al futuro, ancor di più in presenza di turbolenze di varia natura come quelle che si sono susseguite a stretto giro negli ultimi due anni, ma, sottolinea Deldossi, il presente e l'immediato non si possono trascurare. Una delle criticità che riguardano l'oggi è la carenza di manodopera, che ci riporta a un altro obiettivo tra i più sentiti nel mondo ANCE: quello di aumentare l'attrattività del settore verso i giovani.

[Deldossi]: "Confermo che si tratta di un problema ormai trasversale su tutta Italia e vissuto anche da noi su tutto il territorio provinciale. Per trovare manodopera, abbiamo addirittura provato a ricorrere a una forma diversa di comunicazione, realizzando video informativi e aprendoci ai canali di comunicazione digitali attraverso i quali abbiamo cercato di trasmettere ai ragazzi un'idea nuova di edilizia".

"Dobbiamo utilizzare la comunicazione nei modi più efficaci, anche per far capire che il nostro mondo è cambiato: il ruolo del muratore non è più quello che era in origine, o almeno non soltanto. C'è sempre più bisogno di project manager preparati e qualificati, di persone che sappiano usare in modo corretto droni e laser scanner. Anche solo salire su un escavatore, oggi, comporta il confronto con una strumentazione digitale che non ha paragoni con quella tradizionale".
goWEM!: L'offerta formativa è un aspetto fondamentale in tal senso. Come è strutturata quella di ANCE Brescia?

[Deldossi]: "Per quanto riguarda la formazione continua regolarmente impartita ai nostri dipendenti, abbiamo un totale di 12mila presenze annue in ESEB, quindi numeri iimportanti".

"L'offerta formativa si divide fra corsi istituzionali in cui alla fine viene rilasciato un patentino per operatori di macchine e altri di perfezionamento su temi specifici quali edilizia a secco, cartongessi, cappotti ecc. Si tratta anche, come dicevo, di far crescere le figure professionali della filiera".

"Ci sono naturalmente anche i corsi classici dedicati alla sicurezza. Inoltre abbiamo un corso rivolto a ragazzi dai 14 ai 17 anni, tenuto in collaborazione con Regione Lombardia e finalizzato all'inserimento dei giovanissimi che iniziano ada affacciarsi al settore, chiamati in gergo i 'muratorini',  proprio a indicare la loro tenera età, e un corso di ITS post-diploma".
Il futuro del comparto passa dalla trasformazione digitale e da una visione meno settoriale della pratica costruttiva
goWEM!: Dopo l'inizio del suo mandato, lei ha anche mantenuto l'impegno come consigliere della >>Fondazione ITS Cantieri dell'Arte<<.

[Deldossi]: "Come Fondazione stiamo cercando di estendere la nostra azione a tutta la Lombardia, coinvolgendo le varie associazioni territoriali e questo dovrebbe esserci di aiuto ad avere una maggior diffusione dell'attività".

"Lo scopo, in questo caso, è quello di formare figure intermedie in grado di seguire i cantieri e dotate di competenze molto più interdisciplinari, ovvero quello che al momento manca di più nel settore".

"La digitalizzazione comporta anche questo: una volta eravamo più abituati a ragionare in modo verticale, specialistico, mentre oggi bisogna avere una visione più ampia, in grado di tener conto dei vari aspetti della pratica costruttiva; questa visione va insegnata già nelle scuole, perché non è qualcosa che si crea nel giro di un anno".

goWEM!: Dalla sua esperienza di imprenditore  traspare una particolare attenzione all'autonomia progettuale e all'utilizzo di tecnologie innovative, a partire dal BIM, che inevitabilmente fa da guida anche nell'attività associativa: vuole farci un punto sullo stato delle cose in quest'ambito, in cui la strada da compiere sembra ancora lunga?

[Deldossi]: "Tutto quanto già detto sull'importanza della formazione diventa persino ovvio nel caso del BIM, per cui ci siamo mossi già a partire dal 2013 con dei corsi nel bresciano per aiutare l'imprese a comprenderne le potenzialità".

"Quello del BIM è un tema solo in parte rinviato dalla legge Baratono, che ne ha leggermente differito l'entrata in vigore, ma dobbiamo farci trovare pronti ed è importante che le imprese si attrezzino, perché questo è un aspetto che incide profondamente sul processo aziendale".

"Faccio un esempio che può sembrare una banalizzazione: le baracche dei cantieri vanno attrezzate per riuscire a visualizzare su schermi di grandi dimensioni i documenti digitali, perché i tablet non possono bastare".   

La grande sfida ANCE sarà acquisire nuove competenze tecnologiche senza perdere quelle pratiche, tenendo sempre al centro il cantiere: il BIM è il primo esempio, ma non l'unico [Massimo Angelo Deldossi]

goWEM!: Ma la partita, sul BIM, si decide a livello di filiera, e oltre alla necessità di attrezzarsi delle imprese va considerato un certo ritardo accumulato dalle pubbliche amministrazioni e dai progettisti in questo processo di transizione. Quanto siamo ancora lontani dal vederlo completato?

[Deldossi]: "Dovremmo sempre ragionare come filiera: è quello che ho sempre ribadito fin da quando si parlava della crisi, sottolineando solo come avesse colpito le imprese. In realtà aveva colpito tutti i componenti della filiera costruttiva".

"E se non iniziamo a pensare di filiera, come un tutt'uno, senza limitarci ognuno al proprio ristretto ambito, sarà difficile vincere la battaglia di questa trasformazione. Lo stesso vale per la digitalizzazione, la cui importanza deve essere compresa da tutti gli attori del processo, compresi gli uffici di progettazione, che in effetti hanno investito poco in quest'ambito, anche a causa delle difficoltà economiche determinate dalla crisi".

"C'è anche un problema di integrazione di tutta la parte impiantistica, tecnologica, energetica e acustica: oggi gli impianti pesano mediamente per un 40% nel prodotto finale, che sia edilizia terziaria o residenziale".

ANCE Brescia e ANCE nazionale sono coinvolte nel progetto BIMReL per la gestione delle informazioni lungo tutto il ciclo vitale dell'edificio
Restando in tema di BIM, Deldossi ci ha parlato anche del coinvolgimento nel >>BIMRel<<: "Un sistema digitale per la gestione delle informazioni lungo l'intero ciclo di vita dell'edificio, per cui ci siamo impegnati anche a livello di ANCE nazionale, per far sì che tutti questi passaggi vengano inclusi anche dal Ministero e che si crei un portale di condivisione di tutta la filiera".

"I prodotti che entrano nel sistema devono essere classificati per definizioni tecniche, attraverso una serie di parametri, dopodiché sta alla capacità dell'impresa scegliere la soluzione di volta in volta più corretta tra quelle disponibili sul mercato".

"Questa è a nostro avviso la strada corretta da seguire, ma c'è ancora molto da lavorare, anche per quanto riguarda il livello di assimilazione del BIM: dai progetti che ho visto, per ora si arriva al massimo a un 3D un po' più sviluppato o in alcuni casi 4D, mentre quando si inizia a parlare di Digital Twin si incontra ancora una certa difficoltà".

"In conclusione, è necessario che in tutte le parti che compongono la filiera, compresi gli uffici delle pubbliche amministrazioni, si arrivi a padroneggiare il concetto del BIM, che non vuol dire necessariamente diventare tutti BIM manager, ma arrivare a introiettare un modo di lavorare diverso da quelli adottati in precedenza".

"Credo che il passaggio generazionale sarà d'aiuto, e che la nostra grande sfida come ANCE sarà quella di acquisire queste nuove competenze tecnologiche senza perdere quelle pratiche: altrimenti correremo il rischio che alcune volte corrono i giovani, ovvero quello di convincersi che quello che funziona in ambiente BIM sia automaticamente calato nella fattibilità di un cantiere. Io sono convinto che abbiamo davanti almeno tre-quattro anni per colmare questo gap tecnologico".
goWEM!: Al livello di complessità raggiunto dagli scenari attuali del settore contribuisce pienamente il Superbonus, che se da un lato può produrre un effetto benefico, dall'altro pone problemi di legalità, rischio di frodi e cattive pratiche costruttive da parte di improvvisatori, molto difficilmente destinate a garantire un'integrità del manufatto pari ai trent'anni promessi, cosa ne pensa?

[Deldossi]: "Quello a cui abbiamo assistito è un vero e proprio assalto alla diligenza per drenare risorse da parte di soggetti senza scrupoli; questo fenomeno mi colpisce profondamente e si discosta da tutto quello che abbiamo visto con i bonus del passato: non si era mai verificato un fenomeno simile, di questa intensità e di questo volume economico".

"Il lavoro del costruttore non è un mestiere a cui chiunque può accedere e scegliere di aprire un'attività dalla mattina alla sera, senza preparazione e competenze tecniche adeguate: essere un'impresa di costruzioni significa molto di più che eseguire una semplice posa in opera, ad esempio acquistare materiali per tempo, programmare - e qui torniamo al tema del controllo di gestione".


goWEM!: Il Presidente di ANCE Brescia è anche consigliere UNI da circa un anno: quanto è importante portare il punto di vista delle imprese nell'attività di normazione?

[Deldossi]: "Molto. Qualche mese fa sono anche stato nominato coordinatore della cabina di regia relativa alle costruzioni, con cui stiamo cercando di raccogliere una parte ampia della filiera – artigiani, mondo ANCE, professionisti – per individuare insieme gli aspetti più critici legati al nostro modo di lavorare, per far sì che l'attività normativa diventi qualcosa che sia pensata per prevenire e non per intervenire ex post".

"Faccio un esempio legato al concetto di sostenibilità, citato spesso nel nostro settore ma in modo piuttosto generico. Se non riusciamo a parlarne con un approccio un po' più analitico, sarà difficile rendere davvero più sostenibile il settore e i suoi processi".

"Su questo abbiamo lavorato a livello di cabina di regia su più livelli, con alcune proposte, che vanno dall'individuazione di benchmark in grado di indicarci quanto è sostenibile la nostra filiera al tema della sostenibilità di prodotto".

goWEM!: Concludiamo con una domanda su un argomento toccato di recente anche con gli organi associativi di ANCE Cremona: quali risultati stanno arrivando dalla piattaforma >>Mybonusnow<< che vede una collaborazione tra le ANCE provinciali di Brescia, Cremona e Pavia?

Creare un matching tra imprese e amministratori condominiali sui bonus edilizi: ANCE Brescia è promotrice della piattaforma My bonus now
[Deldossi]: "My bonus now è un'idea nata qui a Brescia per creare un matching fra le imprese e il mercato degli amministratori condominiali. La piattaforma è stata creata appunto per mettere i due mondi in contatto".

"Abbiamo avuto da subito ottimi numeri, malgrado un certo rallentamento fisiologico legato al caro materiali. Sia Cremona sia Pavia hanno aderito a questa modalità, che è un buon esempio di quello che cerchiamo di fare come associazione: non siamo qui solo per fornire la regoletta, vogliamo creare un valore aggiunto".

"Ad esempio, per il caro materiali, abbiamo scritto noi come associazione a tutti i RUP, gli uffici tecnici e i sindaci di tutti i comuni della provincia per spiegare le problematiche e i rischi di perdite molto importanti da parte delle imprese per ottemperare i contratti. My bonus now si inserisce in quest'ottica, e ad oggi conta oltre 1400 iscritti e oltre 1600 richieste inviate, per un valore complessivo dei lavori che supera attualmente i 92 milioni".

goWEM!: Ci congediamo dunque da Deldossi chiedendogli quali sono le sue sensazioni riguardo al prossimo futuro del comparto.

[Deldossi]: "Il mercato alla fine arriverà a calmierarsi da solo, come sempre succede. Se i prezzi continueranno ad alzarsi e le materie prime continueranno ad avere questi costi, ciascuno di noi adeguerà di conseguenza i propri comportamenti e abitudini e la domanda diminuirà".

"In questo caso prevedo una flessione generale del mercato. Il problema è come avverrà questo allineamento, quali strumenti verranno messi in campo dallo stato e come avverrà la transizione ecologica. Tutto il nostro mondo potrebbe quindi subire un rallentamento".

"Ci sono criticità anche sul fronte >>PNRR<<, perché con gli aumenti riusciremo a fare il 70% degli interventi che avevamo previsto, e i tempi sono molto complicati da gestire. Ma non voglio soffermarmi su scenari troppo pessimistici, anche perché il ruolo in ANCE, tra le altre cose, ci impone di non far mancare mai il sostegno morale ai nostri associati".
 

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