Intervista al vicepresidente di ANCE Brescia, Fabio Rizzinelli: legalità nel settore delle costruzioni e infrastrutture strategiche per il prossimo futuro
Su che basi etiche e
da quali opere edili e infrastrutturali passa il futuro, non soltanto prossimo, di
Brescia e del suo territorio? Ne abbiamo parlato con
[Fabio Rizzinelli], Amministratore unico e Direttore tecnico di
>>Riedil Costruzioni<<, Vicepresidente
>>ANCE Brescia<< con deleghe al sindacale e ai Rapporti Interni
[qui l'intervista al Presidente Massimo Angelo Deldossi].
goWEM!: Quali sono gli aspetti principali della sua formazione e del suo percorso di imprenditore che ha portato nell'attività ANCE?
[Rizzinelli]: "Sono laureato in ingegneria civile e rappresento la
seconda generazione dell'impresa di famiglia, Riedil, fondata nel 1959. La formazione accademica e imprenditoriale si sono sviluppate sempre in parallelo col
percorso nel mondo associativo, che nel mio caso è iniziato molto presto, quando ero ancora l'università e ho iniziato a frequentare il
Gruppo giovani di ANCE Brescia".
"Ho compiuto tutto l'iter associativo: semplice consigliere, poi vicepresidente e un mandato come presidente del Gruppo giovani, prima elezione nel consiglio senior e nomina a presidente della Cassa edile, carica che ho ricoperto per sei anni. Attualmente sono Vicepresidente
con deleghe al sindacale e ai rapporti interni".
"La parte più impegnativa, anche a livello di tempo dedicato e di energie, è quella
relativa ai rapporti sindacali. Sono anche componente della segreteria a livello nazionale e, come è noto, abbiamo appena
da poco rinnovato il contratto degli edili".
Fabio Rizzinelli, Amministratore unico di Riedil Costruzioni e Vicepresidente ANCE Brescia con deleghe al sindacale e ai Rapporti Interni
goWEM!: Rizzinelli, i temi su cui si sta concentrando come Vicepresidente con delega al sindacale, ma che erano già centrali nel suo mandato come presidente della Cassa edile, sono certamente quelli connessi alla legalità nel settore.
[Rizzinelli]: "
Legalità e trasparenza" precisa. "Nello specifico, il contrasto e la prevenzione del fenomeno purtroppo ancora diffuso del
dumping contrattuale: sono necessarie
azioni operative molto risolute per combatterlo e far comprendere all'opinione pubblica che, per dirla in modo diretto, in edilizia non siamo tutti brutti, sporchi e cattivi".
"Da questo punto di vista il lavoro
è già iniziato qualche anno fa con una serie di
protocolli di accordo sulla legalità, interagendo con la prefettura di Brescia e con l'ispettorato del lavoro: quest'ultimo ci chiede sostegno, che cerchiamo sempre di garantire e che abbiamo rinnovato anche di recente in occasione di una manifestazione in prefettura, in cui veniva
denunciata la quantità insufficiente di personale per svolgere le verifiche. Va tenuto presente che storicamente, anche con gli Enti controllori,
cerchiamo da sempre un rapporto di collaborazione e di confronto proattivo".
"Nei protocolli di cui ho appena accennato abbiamo cercato di mettere una delle caratteristiche solitamente associate all'identità bresciana, ovvero la
massima concretezza possibile. Naturalmente va tenuto presente che in provincia di Brescia vi sono oltre cento comuni e quindi il
processo di scambio di dati sulle pratiche edilizie non rappresenta un passaggio semplice, perché prevede una base informatica comune e consolidata, ma ci siamo già mossi con i
Comuni più grandi a cominciare dal capoluogo".
Dopo la firma del contratto nazionale i sindacati, a livello nazionale e territoriale, hanno dimostrato di essere più partecipi rispetto ai problemi delle imprese [Fabio Rizzinelli]
"In Cassa edile gestiamo il
monitoraggio di tutte le pratiche edilizie che, unito alle notifiche preliminari che arrivano grazie al sistema esistente a livello lombardo, (ad oggi presente in tutte le Regioni), ci consente di
avere sempre un quadro complessivo dei cantieri che sono attivi nelle varie parti del nostro territorio".
"In aggiunta a questo, abbiamo fatto un
investimento molto importante a livello locale, attivando un
sistema informatico, chiamato Check, dalla doppia funzione:
- di trasparenza a livello di Enti e servizio alle imprese, che in epoca di digitalizzazione possono caricare rapportini, computi e fotografie sul portale, trovandosi immediatamente in connessione con una filiera di appaltatori e subappaltatori che ricevono le notifiche preliminari;
- di aggiornamento sulle scadenze dei corsi di formazione del personale tramite messaggistica automatica e mail. Inoltre, supporta anche l'impresa, semplificando la gestione del cantiere in modo più rapido ed efficace".
"Negli ultimi mesi abbiamo messo in campo una serie nutrita di i
ncontri con gli associati, ma anche con i consulenti del lavoro
sul nuovo Decreto Congruità, che è partito alla fine del 2021".
"Devo dire che, anche grazie all'assistenza che stiamo fornendo, malgrado gli
iniziali timori tra i nostri associati che sempre accompagnano in una prima fase situazioni di questo tipo,
non stiamo osservando particolari problematiche sulla gestione dele procedure necessarie".
Ance Brescia promuove un modello di cogestione delle problematiche con un dialogo fattivo con sindacati
"Abbiamo concordato con le associazioni dei consulenti di
mantenere un dialogo costante anche sugli altri argomenti e problematiche. Tutto questo, naturalmente, anche in considerazione del mio ruolo di Vicepresidente sindacale, si inscrive in un
quadro di cogestione, coordinamento e riunioni periodiche
con i comitati di presidenza e con i sindacati sul tema delle attività ordinarie degli Enti bilaterali".
goWEM!: Il periodo che stiamo vivendo, con le varie emergenze che si sono susseguite in così breve tempo e in alcuni casi addirittura sovrapposte, ha sicuramente messo alla prova anche il comparto edilizio. Questa situazione eccezionale ha rinsaldato il rapporto con le organizzazioni sindacali o acuito le differenze?
[Rizzinelli]: "Questo è sicuramente un tema di grande attualità e interesse. Devo dire sinceramente che uno
spartiacque fondamentale è stata la
firma del contratto nazionale: questa ha contribuito senz'altro a rinsaldare i rapporti".
"Ci sono stati momenti anche di tensioni in fase di chiusura, ma a partire dalla firma i sindacati, a livello nazionale e territoriale,
hanno dimostrato di essere più partecipi rispetto ai problemi delle imprese - che, come ripetiamo sempre, sono anche problemi che si ripercuotono inevitabilmente sui dipendenti. La sensibilità sui temi importanti di questo momento, come il caro prezzi e la difficile reperibilità dei materiali,
è stata dimostrata da parte loro nei fatti".
Tra le priorità di ANCE Brescia in materia di infrastrutture per il territorio: l'Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova
"È successo anche di recente, ad esempio quando ANCE Lombardia (il cui presidente è un bresciano, Tiziano Pavoni) ha inviato
lettere congiunte coi sindacati in Regione, proprio sul tema della difficoltà nel reperire i materiali e, in seconda battuta, sulla questione dei rincari, che rischia seriamente di
bloccare di nuovo i cantieri".
goWEM!: A proposito di cantieri, entriamo nello specifico delle opere a cui ANCE Brescia guarda con particolare attenzione nella sua provincia.
[Rizzinelli]: "Parto dalle
infrastrutture, indicando in primo luogo un'opera che, oltre a riguardare la nostra provincia, ha un interesse extraterritoriale: l'
Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova, il cui processo costruttivo, a giudicare dai dati in nostro possesso, sta procedendo correttamente".
Scorcio dell'interno della sede di Ance Brescia
"Riguardo al territorio bresciano, va premesso che è uno dei più estesi in Italia in rapporto alla città capoluogo: più di
un milione di abitanti nella provincia a fronte di 196mila a Brescia. A questo proposito, come seconda opera infrastrutturale di interesse primario per noi - e particolarmente sentito nel mio caso, visto che lì si trovano le mie radici - indico l'
autostrada della Val Trompia, il cui primo progetto risale addirittura al 1967".
"Il cantiere è stato
aperto pochi mese fa, ovviamente su un progetto ben diverso da quello dell'epoca, ma risulta ci siano problemi ed è arrivata di recente la notizia del
probabile affidamento a un commissario: il che, di solito, avviene quando le cose non stanno procedendo bene".
"In generale, potrà forse essere necessario ricorrere a un commissario anche per
non perdere l'opportunità del Recovery Plan, visto che siamo già in ritardo, ma non può essere sempre e solo questa la soluzione per sbloccare opere pubbliche".
"Andrebbero invece risolti i problemi alla radice come: i
progetti non sempre all'altezza; il tema già citato de
l caro prezzi, su cui ANCE sta facendo a tutti livelli proposte concrete per risolvere un problema che stiamo vivendo in forma acuta in questo particolare momento storico, ma che è anche presente da tempo; infine, il fisiologico problema che il Paese si trascina appresso da molto tempo, non solo nel settore delle opere pubbliche, ovvero
quello della burocrazia".
goWEM!: Tornando al territorio Bresciano e alla necessità di sbloccare l'autostrada in Val Trompia, qual è il ruolo strategico che ha questa valle rispetto al tessuto produttivo del comprensorio bresciano?
La locandina di una delle iniziative del Campus Edilizia Brescia
[Rizzinelli]: "Va tenuto presente che la Val Trompia, situata a nord di Brescia e con circa 120mila abitanti, rappresenta un
distretto industriale e un tessuto produttivo storico, in questo momento servito solo da una ex strada statale, che è stata frazionata in porzioni minuscole fra i vari comuni attraversati e richiede oltre 40 minuti per percorrere una decina di chilometri".
"È chiaro quindi che
riteniamo assolutamente necessaria la realizzazione della nuova infrastruttura e offriamo tutto il nostro appoggio nel monitoraggio dei problemi e nella ricerca delle soluzioni più idonee, anche se non è facile nemmeno per un'associazione territoriale come la nostra".
goWEM!: A livello di riqualificazioni e rigenerazioni urbane, qual è la situazione?
[Rizzinelli]: "Comincio da un'iniziativa importante in questo ambito, che credo sia prerogativa di poche realtà sul territorio italiano. Ormai da alcuni anni abbiamo fondato il
>>Campus Edilizia Brescia<<, in cui è presente ANCE Brescia insieme ai due Enti bilaterali, Cape ed Eseb, affiancati dagli Ordini dei Geometri, degli Ingegneri e degli Architetti, da Confindustria, dal Comune, la Provincia e l'Università di Brescia, incluse due aziende private come partner: A2A e Redo sgr".
"Abbiamo iniziato a
lavorare concretamente, a partire
da progetti nati nell'ambito di Campus Edilizia Brescia, con cui il Comune di Brescia
ha vinto bandi europei e ottenuto fondi per interventi di riqualificazione su ampia scala. Si tratta di un'iniziativa che naturalmente
contiamo di proseguire e far crescere, ma che ad oggi ha già dato frutti importanti, perché i fondi di cui ho appena accennato ammontano ad alcune
decine di milioni di euro, e saranno appunto a disposizione per
rinnovare parti significative della città. Brescia è una città storicamente industriale, e quindi la
riconversione di aree industriali dismesse è un tema di estrema attualità".
goWEM!: L'appuntamento del 2023 come Capitale italiana della cultura insieme a Bergamo, oltre che per il tessuto sociale, è particolarmente significativo per il comparto delle costruzioni, vista la resilienza che ha mostrato nel periodo di emergenza Covid: si tratta di un'ulteriore occasione di crescita e rigenerazione urbana per Brescia?
Proposte per la città
Il Campus Edilizia Brescia, voluto da ANCE Brescia, si propone di mettere in campo idee e proposte per la città
[Rizzinelli]: "I progetti e le ipotesi di progetto non mancano, e si prevede uno
stanziamento di fondi intorno ai 150 milioni di euro, ma devo dire che siamo ancora in una fase in cui è necessario chiarire quali saranno, fra i tanti, i progetti operativamente esecutivi".
"Sono convinto che l'appuntamento come capitale italiana della cultura rappresenti un'
occasione importante a livello di immagine, ancor prima che di riqualificazione urbana, perché aiuterà a far conoscere anche aspetti meno noti di Brescia: come dicevo prima, l'associazione più immediata quando si parla della nostra città è di solito quella con la concretezza e la tradizione produttiva, ma ha anche un
patrimonio storico e culturale poco conosciuto fuori dai nostri territori, che merita di essere valorizzato".