Come scegliere un escavatore usato?

Usato sicuro, garantito, assicurato, revisionato, perfetto, usato poco, full optional, unico proprietario, mai usato martello, mai fatto spiagge, niente roccia…chi più ne ha più ne metta…

Se nel mondo dell’automotive in generale ormai siamo al paradossale, dove esistono specialisti che abbassano i chilometri per pochi euro anche alle auto di ultima generazione, prodotti che lucidano perfettamente le auto, i fanali e anche i sedili in pelle e le parti in plastica, nel mondo delle costruzioni o del movimento terra ancora non sono così frequenti i casi di truffa dei contaore piuttosto che di occultamento di grandi problemi anche grazie alla presenza di diverse centraline e display molto onerosi da sostituire che scoraggiano dall’effettuare operazioni poco pulite.

In questa sede vogliamo provare a simulare oneri e onori di chi vuole comprare un escavatore idraulico usato (l’eroe che ci guiderà in questa ed altre nuove avventure si chiama Mr John Doe!!)  ed analizzeremo cosa possiamo concretamente fare per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati in termini di investimento e aspettative.

Le premesse

Perché volete acquistare un mezzo usato? Potrei citare almeno 100 risposte tutte giuste!!! Il leitmotiv sarà comunque perché ne avete bisogno! Ma il nostro compratore ha le idee chiare sull’argomento? Vi garantisco che se la risposta è SI parliamo di un ottimistico 10% massimo dei casi, macché forse il 5%...

Il primo grande inciampo di una ricerca generica è ovviamente che ovunque chiederò mi verrà offerto tutto quello che è disponibile, ma non quello che cerco, disorientandomi completamente e mettendomi alla mercede di astutissimi venditori.

Nella quasi totalità dei casi nessuno vi offrirà l’affare del secolo, non funziona esattamente così, ma se state “sparando nel buio”, raccoglierete quello che ha deciso la dea bendata per poi successivamente lamentarvi della scarsa professionalità dell’altra parte.
Ci sono venditori e venditori: prendete sempre informazioni su chi vi sta vendendo l'escavatore usato per evitare brutte sorprese
Sembra una stupidaggine detta così, ma la realtà è che qualora si parta con almeno due/tre caratteristiche FISSE e ben chiare, si evita di perdere tempo, di farlo perdere al proprio interlocutore, restringendo contemporaneamente il campo della ricerca.

Parlando di escavatori di media dimensione (i mini 10-50 q ed i midi 60-80 q sono categorie con caratteristiche ricercate ben differenti dai “grandi”) ci lanciamo alla selezione in un settore che ricopre la gamma dai nominali 140 ai 240 q (i più ricercati) dove TUTTI i produttori storici sono presenti, offrendo la totalità dei differenti allestimenti.

L'allestimento

Il nostro John Doe, secondo la posizione che ricopre in azienda, dovrà lanciarsi con entusiasmo nella giungla delle possibili variabili di allestimento e dimensionamento, coinvolgendo il più possibile tutti gli attori che dovranno poi rendere il film remunerativo e di successo (per il business).

Ascoltate (anche) chi lo userà

Se possibile, l'operatore deve sempre essere coinvolto (e ascoltato) quando si decide l'acquisto di un escavatore usato
L’operatore, se ha esperienza ovvio, è importante se non fondamentale, perché fargli 8 ore (almeno) tutti i giorni su una macchina che non tollera per marchio o caratteristiche tecniche errate vuol dire lamentele continue, bassa produttività, possibili rotture e costi superiori; non per una scelta consapevole ovviamente, ma per la concatenazione di diverse fattori. Saper ascoltare ha un basso costo e può aumentare la fiducia nei vostri confronti. Pensateci bene, non è così scontato.
Prima di comprare un escavatore usato assicuratevi di essere seguiti da un'officina preparata e vicina a voi
L’officina interna, se presente, o il servizio di assistenza post vendita in genere, croce o delizia di ogni azienda che deve produrre, è un argomento molto importante e da tenere in alta considerazione per massimizzare nel tempo l’investimento. La reperibilità dei ricambi, di tecnici per le riparazioni che abbiano o formazione o esperienza ed in generale i rapporti diretti con un'organizzazione efficiente rendono tutto molto più semplice.
Reperibilità dei ricambi: un aspetto fondamentale da tenere presente al momento dell'acquisto di un escavatore usato

Il costo orario della manodopera o dei ricambi non è sempre indice di qualità, lo sono invece  la disponibilità, la reperibilità e a volte la flessibilità, perché la fortuna è cieca ma la s…. (sfortuna) ci vede benissimo e, nel momento sbagliato nel posto sbagliato, basta un tubicino da poche decine di euro o un filtro del gasolio sporco per vanificare l’immagine di tutta la vostra azienda e il vostro lavoro.

Le reali esigenze operative sono un altro fattore chiave: se devo scavare è vero che tutti gli escavatori scavano, ma l’importante è focalizzare bene le distanze, la tipologia e le quantità di materiale che devo movimentare.

Se devo anche sollevare però attenzione, le portate, le distanze e le attrezzature necessarie per farlo correttamente e secondo termini di legge non sono sempre alla portata di tutti! Niente suggerimenti a memoria, informatevi bene sui valori in gioco e confrontateli con quanto riportato sui manuali operativi delle macchine più che sulle brochure che troppo spesso riportano solo i dati commerciali nelle condizioni ottimali.

Un escavatore non è una gru, ma un eccellente partner per decine di lavori se scelto nel giusto range di utilizzo: gli estremi eliminateli sempre!!! "Nel grande ci sta il piccolo" secondo me è spesso una mezza bugia che il notro John utilizza per giustificare compromessi o errate scelte.
Un aspetto importante da valutare: l'escavatore usato è omologato per il sollevamento, risponde a tutti i requisiti di sicurezza?

Condizioni generali del mezzo

Il nostro John, preparatissimo su cosa deve cercare, non necessariamente è stato nella sua vita un meccanico ed un operatore, come può quindi procedere ad un controllo iniziale per scremare almeno le macchine che presentano evidenti deficit?

Personalmente, l’esperienza pluridecennale mi ha indirizzato verso un primo walkaround della macchina di 15 minuti almeno in cui si osservano tutti i le possibili problematiche nascoste dai cofani, aprendoli e memorizzandoli (meglio su un block notes), cercando di cogliere i segni di riparazione, gli allestimenti, le mancanze, le incurie oppure proprio la buona manutenzione, pulizia o ripristino di tutte le componentistiche.

La cabina

La pulizia è un fattore non indifferente di giudizio per capire come veniva trattata la macchina, non mi riferisco alla terra sul tappetino (parliamo di un escavatore, non di un aeroplano!) ma a chili di bottiglie, metri, stracci, bulloneria, perni vari, martelli, cacciaviti, giubbottini catarifrangenti, pacchetti di sigarette che di solito navigano dietro il sedile o nei lati e nei cassetti disponibili.
DIsordine, mancanza di cura: campanelli di allarme quando si acquista un escavatore usato
Condizioni di cabina disastrose dicono molto anche su come l'escavatore è stato usato
Il controllo delle pulsantiere è importante per valutare l'entità delle riparazioni da effettuare
Nell'acquisto dell'escavatore usato non lesinate tempo per controllare anche i dettagli
Ma il nostro John fortunatamente si è rivolto ad un importante Dealer organizzato e quindi la macchina è stata giustamente ripulita, lucidata ed oggi…sanificata! Verificando scalini e maniglie varie ci arrampichiamo e mettiamoci quindi sul sedile.

La sicurezza è anche quella passiva, quindi occhio ai corrimano per la salita  corrimano per la salita verso il vano motore o la cabina
Cominciamo ad osservare lo stato dei Joystick di comando, il loro gioco libero (meno è meglio è), quello dei tasti e delle slitte presenti su di essi; proviamo a regolarci sedile, consolle e braccioli per verificare che tutto si muova senza problemi.
Controlliamo che il sedile possa essere regolato sul peso dell’operatore (manopola frontale con indicato il peso di riferimento) e ricordiamoci che può essere dotato di un piccolo compressore attivabile con un interruttore normalmente montato lateralmente o frontalmente alla struttura della seduta che regola altezza, ma soprattutto ammortizzazione del gruppo seduta in funzione del nostro peso.
Verificate la funzionalità e gli eventuali giochi presenti nei comandi sul joystick
Pulite il monitor e controllate il funzionamento, la luminosità e le eventuali funzioni touch se presenti
La strumentazione deve essere ben leggibile, spesso i monitor sono opacizzati da pulizie “veloci” dalla polvere che vi si posa; verifichiamo poi che tutti gli indicatori e le funzioni siano regolarmente attivi. Stesso discorso vale per tutti i tasti, normalmente su lato destro della cabina, che magari sono relativi a funzionalità secondarie, ma che è opportuno verificare per capire cosa è funzionante e cosa andrà riparato successivamente, in un quadro generale di manutenzione e di valutazione del costo totale della macchina.

Il condizionatore è un'altra verifica opportuna in quanto il pannello di comando, il compressore, i radiatori sono oggetti costosi e a volte costringono ad un fermo macchina non obbligatorio in quanto si potrebbe scavare ugualmente, ma in condizioni pessime per la salute dell’operatore.
Altro capitolo importante per scegliere e valutare un escavatore usato: i radiatori (verificatene l'integrità e il livello di intasamento)
E ovviamente il compressore del sistema di condizionamento che è un oggetto che non costa poco
Anche le ampie superfici vetrate fisse e mobili devono ricevere le giuste attenzioni: eventuali sostituzioni devono rispettare le norme per la sicurezza dell’operatore e quindi sono vietate tutte le soluzioni in plastica anche se solo sui vetri minori (tranne che alcuni tettucci prodotti dai costruttori stessi rispettando severe normative).

Attenzione al vetro anteriore superiore perché normalmente montato su un telaio scorrevole (verificatene il corretto funzionamento) che mi permette di collocarlo sopra la testa per aumentare la visibilità se necessario.
Le vetrature sono un aspetto fondamentale per la sicurezza di un escavatore usato, così come le guarnizioni e le slitte di scorrimento

Il sottocarro

Nel momento in cui decidiamo di muoverci le scarpe, per chi cammina molto, corre, fa atletica o il moderno parkour, ma anche se si deve solo camminare in un magazzino o cambiare postazione di lavoro svolgono un ruolo molto importante! E’ innegabile che capire lo stat delle scarpe sia una buona base di partenza per giudicare la storia del nostro mezzo, anche se nel caso dell’escavatore non è propriamente la più importante per scavare.
Materiale aggressivo sui pattini = lavori in ambienti difficili
Il carro pulito garantisce la visibilità e la controllabilità dei componenti
Catenaria morbida e lineare. Lusura e l'utilizzo sono nella normalità
Controllare che lospessore costole e l'arrotondamento degli spigoli siano nella norma
Il nostro John avrà sicuramente analizzato quanto, nella sua operatività media, dovrà traslare il loro prossimo acquisto. L’escavatore, pur producendo il 90% da fermo (con continui piccoli movimenti) deve superare pendenze importanti, terreni mal livellati o addirittura superfici miste con detriti rocciosi, cementizi e magari anche ferrosi oppure solida roccia, marmo, sabbia, fango morbido o scivolosissima argilla bagnata. Nulla (o quasi) ferma i suoi artigli, ma dobbiamo sincerarci delle reali condizioni di usura.
Ricordatevi che quasi mai è consigliata la sostituzione di una singola componente dei cingoli
La corona dentata sul riduttore di traslazione, i rulli superiori di scorrimento, inferiori di appoggio e le ruote folli sarà sufficiente osservarli con attenzione alla ricerca di superfici affilate, perdite d’olio, criccature o mancanza di pezzi sui bordi, usure anomale con bordi piatti. Le parti mobili del carro si muovono sempre e comunque ferro contro ferro, quindi l’usura sarà sempre facilmente rilevabile sia che essa sia costante e regolare sia che causata da un problema.
Al momento della valutazione, analizzate attentamente sia i rulli superiori di scorrimento sia quelli inferiori di appoggio
Usure accentuate e anomale sono sempre in agguato e dicono molto sullo stato dell'escavatore cingolato
Tutti questi elementi non hanno un costo eccessivo, ma è sconsigliata la sostituzione di una singola componente e richiedono un'officina con conoscenze ed a volte attrezzature dedicate.
Sulla corona dentata da valutare con attenzione sia le usure anomale ---
--- sia la presenza di eventuali cricche, sempre possibili quando parliamo di escavatori usati
Discorso diverso va fatto per la catenaria, il sistema di tensione e il gruppo motore/freno/riduttore che la fanno muovere.
Imperativo: nessuna perdita e nessun rumore anomalo
La catenaria scorre su delle boccole interne che tenderanno comunque ad usurarsi e basta passare il dito per sentire se già sono presenti due superfici piatte di usura ed anche se le boccole siano già state girate nella storia operativa dell'escavatore (procedura praticamente in disuso ormai,m ma fattibile su macchine più pesanti dove il costo del nuovo giustifica ancora la manodopera non indifferente necessaria a scomporre e ricomporre la catenaria).
Ricordatevi che sostituire maglia e perni non è per tutti i meccanici
Sicuramente su tutti i componenti non devono essere presenti saldature, superfici non più piane o maglie bloccate, perché saremmo di fronte a

macchine che hanno lavorato in ambienti fortemente aggressivi o acidi come discariche RSU, acqua salata, rifiuti industriali.

A livello funzionale dobbiamo verificare che, anche con il motore al minimo, la reattività dei movimenti singoli avanti ed indietro sia evidente; se si può muovere liberamente il mezzo (bastano 10/20 metri) si deve provare a traslare in rettilineo senza correggere e controllare successivamente l’impronta che lasciamo: se tende ad essere una linea curva è possibile ci siano problemi a livello di un motore idraulico o, più raramente, sul giunto centrale che porta l’olio in pressione dal distributore ai motori di traslazione (quest’ultimo è il componente che permette la rotazione continua della torretta superiore, con due cilindri coassiali, ognuno solidale ad una parte sola della macchina, con dei passaggi olio e delle tenute per evitare i trafilaggi).
 
 
I tendicingoli sono fondamentalmente cilindri a grasso, ma sono al 100% nascosti dal telaio inferiore, quindi difficili da controllare; se i cingoli sono mediamente tirati e restano tali dopo qualche sterzata non dobbiamo preoccuparci, di base sembra tutto a posto, ma verifichiamo dove possibile di non trovare grandi accumuli di grasso.

Il motore endotermico

Il buon John sa benissimo che verificare un motore diesel industriale senza poter utilizzare test in cui misuriamo risultati (banco prova, misuratori di compressione, endoscopio etc etc) può non essere una passeggiata, ma sa che bisogna avere occhio clinico e non arrendersi MAI !!!!
La prima occhiata tutto intorno al gruppo termico è dedicata alle perdite e alla presenza/assenza delle cinghie e dei vari accessori. Anche diverse colorazioni o aree sverniciate possono rivelare sorprese quali parti sostituite o surriscaldate.
Primo controllo assolutamente da fare: verificate eventuali perdite!
Un'attenzione particolare, se la macchina è recente, va dedicata all’impianto di scarico, dato che ci sono montati diverse sonde, iniettori, sensori e tutto deve essere pulito e collegato; l’impianto sulle macchine non arcaiche è totalmente a gestione elettronica, quindi eventuali malfunzionamenti saranno ben evidenti sul display!!

Fatto il primo giro di controlli John apre il tappo sul radiatore (se il motore è caldo meglio di no perché ci sarà pressione e liquidi bollenti!!) per verificare la presenza dei classici segni da emulsione liquido/olio che portano verso sicuri problemi alla guarnizione di  testa o allo scambiatore dell’olio motore (se presente); il secondo tappo da aprire sarà sicuramente quello sul coperchio valvole o laterale per il rabbocco dell’olio motore, con l’estrazione dell’astina del livello olio per verificarne la corretta presenza. 
Primo controllo assolutamente imprescindibile: verificate le eventuali perdite!
Finalmente possiamo avviare e controllare, anche a freddo, fumosità eccessiva (di che colore??? Grigio/Nero=gasolio incombusto; bianco/azzurro= olio motore/liquido di raffreddamento); anomalie nell’avviamento con cilindri che ritardano di regolarizzare il minimo; rumori metallici evidenti; spie di controllo/ allarme accese nel cruscotto; funzionalità indicatori e livelli; eventuali fuoriuscite di gas di scarico dai collettori.

Una volta portato a temperatura il motore, possiamo effettuare un bel po’ di test, controllando il regime massimo raggiunto a vuoto (a seconda dei modelli  dai 1800 fino ai 2400 g/min), quello sotto carico (con due movimenti a fine corsa dovrebbe calare di 200/300 giri al massimo, non di più); provare poi più accelerate da basso regime; con olio ben caldo, motore al minimo, tornate vicino al motore e verificate, togliendo il tappo di rabbocco olio, che non escano vapori o fumi eccessivi; in questo caso il motore è sicuramente a un livello di usura importante e necessiterà in breve tempo di manutenzioni gravose ed onerose!!!

Complessivamente dobbiamo avere un funzionamento regolare, accensione immediata anche a caldo, nessun calo di regime anche durante l’uso intenso e, finito il test, nessuna perdita visibile!!!

L'impianto idraulico

Il nostro John era fortemente indeciso sulla metodologia da adottare perché è cosciente che testare un impianto idraulico senza dati strumentali può portare verso problemi futuri importanti e costosi! Ma il suo motto è “never give up” (mai mollare) e quindi decide che:
  • la pressione delle pompe si può testare con un apposito strumento, con i dati del fabbricante alla mano, conoscendo ovviamente come e dove collegarsi all’impianto; l'alternativa è cercare nei menù del display dove spesso sono  indicati i valori di riferimento (se vai sotto i 300 bar a fine corsa non sei al 100%, meglio approfondire!)
  • i rumori durante il funzionamento sono spesso indice di malfunzionamento o fine vita di una o più pompe ( ogni escavatore ne ha almeno 3, spesso 4)
  • si può facilmente verificare se i cilindri hanno del trafilamento interno (quello esterno lè immediatamente visibile): basta lasciare il braccio fermo in "posizioni furbe" (per esempio la benna parallela e vicina a terra) controllando  in soli 5 minuti se si sono appoggiate o no; mettendo il penetratore o stick  tutto aperto a fine corsa, è possibile verificare se cala, provando dopo i soliti 5 minuti ad aprire ancora; se risale non è buon segno….
Cilindro pulito, aste cromate senza colpi: ottimo!
Tracce di perdite = revisione a breve e ricordatevi: se esce olio entra la polvere che inquina l'olio stesso
Se mi sono procurato i dati originali del costruttore posso verificare lo stato generale di funzionamento dell’impianto attraverso i tempi di ciclo per ogni singola funzionalità: numero di giri dei cingoli in un minuto, numero di rotazioni torretta in un minuto, sollevamento da terra a fine corsa, fine corsa-fine corsa per benna e penetratore.

Se non riuscissi a procurarmi i dati posso sempre confrontarli con una altra macchina uguale (modello/serie/allestimento) di un collega; se la differenza è grande e magari in un solo dato analizzato forse ho un problema…
Verificate la presenza delle valvole di blocco e ricordatevi che se non ci sono l'escavatore non può essere usato per il sollevamento!
Attenzione poi a verificare il fluido idraulico standard (tipo il quasi onnipresente 46): di solito è poco colorato, molto trasparente e, in teoria, non soggetto ad inquinamenti esterni; quindi con un controllo dal livello sul serbatoio, di solito nel vano pompe,  posso controllare se appare molto usato (diventa scuro anche fino al quasi nero) o appena cambiato; entrambi i casi richiedono approfondimenti.
No si riesce a misurare il livello dell'olio idraulico: MOLTO MALE!
Le pompe: in questo caso pulizia, ordine e nessuna perdita
Se l’acquisto lo merita, per investimento o vostre procedure e responsabilità, potreste anche procurarvi il necessario per prelevare un campione dei vari olii e procedere con un esame di laboratorio che non vi dirà mai la qualità o l’usura dello stesso, ma vi presenterà un nutrito elenco di tutto ciò che è presente nel campione, quindi eventuali presenze di ferro, stagno, ottone o di altri inquindanti, saranno rilevate e parametrate normalmente a parti per milione.
Ecco un vano pompe idrauliche in buon ordine
Questo dato, abbastanza importante se rilevato costantemente e correttamente a ogni intervallo di manutenzione della macchina, può comunque essere un indicatore certo, da confrontare con un ulteriore campione dopo un periodo di uso della macchina o qualora si presentassero problemi importanti.

Il telaio e il braccio di scavo

Mr Doe inizia a vedere la luce in fondo al tunne. Le parti intime e nascoste ora non hanno più segreti per lui; tutto analizzato e registrato! Certo che dovendo anche scavare dobbiamo verificare che gli attributi siano quelli giusti!

Il telaio è solo parzialmente nascosto e le parti più importanti sono bene in vista. Merita attenzione sicuramente il collegamento tra telaio inferiore e superiore: la ralla di rotazione
Verificate innanzitutto che non ci siano giochi percepibili quando muovete la ralla
Si tratta, in pratica, di un grosso cuscinetto con all’interno una corona dentata che resta solidale al telaio inferiore permettendo la rotazione. Conviene verificarne il gioco almeno sui 4 punti cardinali standard di lavoro, quindi frontalmente, posteriormente e a 90° sinistra e destra.

Misurarlo, senza dati del costruttore e strumentazione adeguata come comparatori e basi magnetiche, non ha molto senso; lo ha invece provare se è visibile del gioco appoggiando la benna e terra fino a sollevare la macchina oppure he provare ad agitare il braccio alla massima estensione, verso l'altro e il basso ripetutamente  (John li fa sempre entrambi e si fa aiutare da un operatore in cabina per i movimenti); la regola è che il gioco deve essere praticamente impercepibile, se è visibile un movimento assiale o radiale la ralla è molto usurata. Altra prova obbligatoria è una rotazione completa di almeno 360° in entrambi i versi, una molto lenta per sentire eventuali differenze nel gioco denti e una di ritorno più veloce per provare il freno negativo di rotazione o giochi nel riduttore!!
Occhio ovviamente alle cricche, valutatene la presenza e la geometria
La doppia fila di bulloni deve essere completa, valutate con attenzione gli elementi mancanti
Attenzione anche alla doppia corona di bulloni che fissa la ralla. Controllate che non ci siano elementi mancanti e che siano tutti serrati, altrimenti i problemi li avremo di sicuro e la sostituzione della ralla non è particolarmente economica in termini di denaro, ma anche di ore di fermo macchina; da conteggiare nei costi anche il trasporto presso un officina attrezzata!
Il telaio inferiore deve esente da criccature, saldature, rinforzi
Il resto del telaio va esaminato alla ricerca di criccature, saldature, fazzoletti di rinforzo, parti mancanti/ piegate (per esempio tutte le cofanature inferiori della torretta) ; va poi controllato il fissaggio della zavorra, normalmente sono 2/4 “vitoni” di generose dimensioni (diametri dai 30 mm in su) passanti dal telaio alla zavorra.
Cofani di protezione inferiori : piegati ma presenti
Profili laterali integri significano operatore capace
Le orecchie di attacco braccio sono ovviamente molto importanti e soggette a sforzi veramente gravosi. Muovendo il braccio come per il controllo ralla possiamo verificare se il perno si muove all’interno dei fori rettificati nel telaio (niente boccole normalmente); questa ed altre riparazioni per ripristinare la corretta funzionalità sono onerose e conviene controllare subito ed attentamente!

Se la struttura che sorregge il braccio non presenta cricche, saldature o giochi elevati siamo nella normalità!! Altrimenti bisognerà comunque valutare il livello di usura, eventualmente la qualità della riparazione effettuata dal precedente proprietario e le conseguenze della stessa sulla funzionalità della macchina.
Attacco braccio con usura regolare
Attacco braccio un po' troppo "vissuto"
Il Braccio principale, mono o triplice che sia l’allestimento, è carpenteria pura; bisogna controllare molto bene le giunzioni tra parti lamierate e quelle di fusione alle estremità, così come i punti soggetti a sforzi importanti comel'attacco cilindri di sollevamento, i perni di montaggio e gli snodi in generale! Attenzione, se la macchina è riverniciata e/o stuccata potrebbe non essere visibile una riparazione!
 
 
 
 
Il nostro John lo sa bene e quindi verifica attentamente eventuali cambi nella rugosità del materiale piuttosto che piccole imperfezioni! Se non riesce a trovarne potrebbe significare che il lavoro, se presente, sia stato fatto da dei professionisti e quindi non ha motivo di dubitare sulla qualità della riparazione. Un occhio anche ai cilindri idraulici e alle eventuali valvole di blocco perché se abbiamo intenzione di usare la macchina anche per sollevare a termini di legge ci sono diverse restrizioni e l’obbligo di valvole apposite è fondamentale.
Tubi piegati: attenti a saldature e perdite

Occhio ai punti sollecitati

Anche per il penetratore o secondo braccio/stick, come per il primo braccio, visto che si tratta pur sempre di carpenteria, valgono le solite prove visive e i test per il gioco dei perni. Un minimo di attenzione in più possiamo rivolgerla ai leveraggi benna (e al cilindro) ed ai quasi sempre presenti attacchi idraulici ausiliari che possono essere svariati a seconda del tipo di impianto montato.

E il penetratore?

 
 
Per quanto riguarda l’idraulica ausiliaria nella maggioranza dei casi troveremo due valvole principali per le condutture primarie (martello/ pinza) a doppio effetto (cioè la circolazione dell’olio nei 2 sensi per comandare cilindri apri/chiudi), ma possono esserci impianti più piccoli per la media pressione (di norma le rotazioni degli attrezzi o simili) e anche tubi singoli per il ritorno di olio nel serbatoio in caso di attrezzature che lo richiedano (frese, trinciastocchi, benne da taglio, attrezzature da forestale etc.).
Anche per gli impianti ausiliari vale la buona regola della verifica visiva delle perdite; in aggiunta controllate quanto gli impianti hanno lavorato (dal CPU di bordo)
Sia il buon stato di conservazione con presenza di tappi e mancanza di perdite sia i dati sul computer di bordo (spesso riportano separate le ore di uso degli impianti, della rotazione e della traslazione) sono ottimi indicatori dell’utilizzo precedente della macchina.

La benna e le attrezzature

La benna ideale non esiste! Questo pensa John mentre osserva la benna da carico standard!
Una buona benna? Denti mediamente usurati, kit recupero giochi sul perno principale, qualche botta, piccole riprese di saldatura, ma nessun danno al tagliente base dove sono imbullonati i denti, così come alle orecchie dove si attacca al braccio; controllate anche il leveraggio che permette l’apertura e chiusura.
Benne dimensionate correttamente all'escavatore usato che state acquistando, senza danni al tagliente base: ecco cosa cercare
Generalmente ogni lavoro vorrebbe una benna adatta, dato che larghezza, profilo, base, numero denti, tipo denti dipendono dal tipo di terreno che andremo a lavorare, in realtà molto spesso l’acquisto è deciso dalla richiesta dell’operatore che ha comunque abitudini e metodologia di lavoro dettati da anni di esperienza e milioni di metri cubi spostati: meglio ascoltarlo!!!

Anche per le eventuali attrezzature attenzione che siano adatte per dimensioni alla macchina che avete e soprattutto al lavoro che andrete a fare; si vedono spesso macchine sbilanciate o poco produttive proprio a causa di scelte dettate da inesperienza o compromessi sui costi e/o tempi di consegna.

I documenti

Come ha studiato il buon John Doe, ormai stanco dai tanti su e giù per le scalette dell’escavatore, la legge italiana chiede principalmente due documenti affinché la macchina sia in regola: il Manuale di Uso & Manutenzione (che deve sempre essere sul mezzo a disposizione dell’operatore) nella lingua del paese in cui si trova al momento della vendita (salvo accordi) e il certificato CE di Conformità ( uno per la macchina, uno per ogni attrezzatura quale che essa sia) obbligatorio per i produttori dal lontano giugno del 1996.

Il Duo obbligatorio

L'escavatore deve essere fornito con il Manuale d'uso e manutenzione e ovviamente con il Certificato di Conformità CE
Se però la macchina vorrà essere regolarizzata per il sollevamento dovranno essere presenti anche le tabelle o i diagrammi di sollevamento con tutte le specifiche, le valvole anticaduta sui cilindri di sollevamento, secondo braccio e, se presente un braccio triplice, anche sul posizionatore!!! Attenzione quindi perché il montaggio non dal costruttore prevede costi ed autorizzazioni che sconsigliano l’operazione, meglio trovare l’allestimento corretto e i documenti completi. 

In pratica, se abbiamo dei dubbi è opportuno aggiornarsi su eventuali variazioni; i motivi principali di mancata conformità di una macchina (che comportano problemi di responsabiltà anche gravi per il datore di lavoro in caso di incidenti) si possono riassumere i questi punti:
  • Assenza della targhetta identificativa produttore/modello/serie/numeroidentificativo telaio/peso/anno e dotato di evidente marcatura CE
  • Assenza di documenti principali già descritti
  • Assenza dei Manuali uso & manutenzione originali o traduzioni conformi
  • Emissioni sonore in cabina e fuori non a norma
  • Emissioni dei motori endotermici non a norma
  • Assenza dell'indicazione visiva dei comandi ed eventuali tabelle di sollevamento
  • Assenza completa o parziale di tutte le decalcomanie di sicurezza e visibilità
  • Assenza dei punti di accesso stabili,sicuri, dotati di antiscivolo, i corrimano alti almeno 850 mm dalla superficie calpestabile

In conclusione?

Ragionevolmente soddisfatto John è dell’idea che sia migliore un'usura visibile e una macchina ben manutenuta piuttosto che un bellissimo riverniciato con poche ore, ma sospetto per eventuali scoperte avvenute durante i test.

Se la macchina è venduta da un concessionario dello stesso brand si può anche chiedere (gentilmente e saltuariamente a pagamento per il tempo che impegna il tecnico) una visione dei contatori interni, dei codici di guasto eventuali attraverso i programmi di diagnostica ormai onnipresenti e sempre più completi!

L'importanza dei codici

Se possibile controllate, con l'aiuto del concessionario i codici di guasto
Esistono anche diverse formule in cui il venditore vi garantisce la macchina e bisogna sempre soffermarsi a leggere BENE le condizioni ( a volte territoriali se non coprono la vs area di lavoro) e le esclusioni; in alternativa esistono società che propongono a corredo della proposta delle vere e proprie ISPEZIONI molto complete realizzate da professionisti preparati e con l’occhio clinico giusto, alternativa questa che potete realizzare anche privatamente, contattando personale qualificato in grado di mettere nero su bianco  le condizioni effettive della macchina anche con dati tecnici interessanti e che possono realmente mettere al sicuro l’investimento!!!!

Chiedete aiuto a un professionista

Soprattutto per acquisti impegnativi (gruppi di macchine, escavatori di grandi dimensioni) è consigliato affidarsi a esperti indipendenti
Adesso il nostro John, e con lui chi ha potere di scelta o di firma, dovrà sedersi comodo in ufficio ed avviare un'intensa trattativa che dovrebbe concludersi SEMPRE con un buon affare fatto da entrambe le parti; se uno dei contendenti rimarrà con l’amaro in bocca sicuramente non si instaurerà quel rapporto di fiducia reciproca fondamentale oggi per consolidare le relazioni commerciali…e non

In bocca al lupo John, buon lavoro, e quando avrai bisogno di un’altra macchina movimento terra ti accompagno volentieri!